Riciclare lo smartphone
Avete il problema di smaltire il vecchio cellulare e non sapete come fare? Basta portarlo in un qualsiasi grande negozio che vende prodotti del genere. Infatti, grazie a una legge del 2016 cosiddetta “uno contro zero”, potete consegnare il vecchio cellulare in uno store (grande almeno 400 mq) senza acquistare nulla. Ma non tutti sanno che è possibile farlo. Secondo una ricerca commissionata da Ecodom – consorzio che si occupa della gestione dei Raee in Italia, ovvero rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche – fino alla primavera del 2018, il 73% degli italiani non sarebbe ancora a conoscenza di questa utilità.
Quando i Raee vengono smaltiti in modo corretto, si attiva la cosiddetta “economia circolare”. In questo modo infatti si riciclano quasi tutte le componenti per dar vita a nuovi prodotti. Le normative europee ci impongono di recuperare almeno l’80% da un vecchio rifiuto elettronico, e per fortuna l’Italia supera questa percentuale. Il consorzio Remedia, leader nel riciclo dei prodotti elettronici, infatti riesce a recuperare fino al 98% dei materiali da un vecchio Raee. Ma tutto questo non basta!
I piccoli elettrodomestici raccolti nel 2017 hanno raggiunto quota 28.300 kg ed è un dato (seppure notevole) ancora troppo basso se confrontato con quello di altri Paesi in Europa. Gli obiettivi comunitari in materia di Raee per il 2019 sono ancora più stringenti. Nel nostro Paese si dovrà gestire l’85% sul totale dei Raee generati dalle famiglie oppure smaltire il 65% degli elettrodomestici immessi sul mercato. Da novembre scorso per incentivare la raccolta dei piccoli Raee, il consorzio Remedia ha siglato un’importante collaborazione con Ancra (Associazione nazionale commercianti radio televisione elettrodomestici dischi e affini) per coinvolgere i punti vendita inferiori ai 400 mq. È un’ottima notizia, anche perché bisogna tenere in considerazione che questo impegno va oltre la legge: questi piccoli punti vendita infatti non sarebbero obbligati ad aderire secondo normativa.