A chi bussa sarà aperto
Da qualche anno conosciamo Kenneth, nigeriano da diversi anni in Italia, ma con difficoltà di inserimento e di trovare lavoro. Viveva in una casa senza acqua e senza luce ed ora ha lo sfratto. Mimmo e Rosa sono alla ricerca di una casa, ma nella nostra zona tutti vogliono vendere e non affittare soprattutto a persone extracomunitarie. Ogni primavera lo invitiamo a vangare l’orto sia da noi che dal nostro vicino di casa. Viene da noi per caricare il computer così può parlare con la sua famiglia mentre dal nostro vicino prende l’acqua per lavarsi. Durante l’estate lavora in campagna e per ringraziarci ci porta qualche melone o qualche anguria.
Ogni 15-20 giorni da qualche anno (quando non lavora), bussa alla nostra porta Salvo, anche lui nigeriano, con il suo borsone pieno di roba da vendere. Non sempre compro ma gli do una sporta di alimenti che lui apprezza molto e poi ogni tanto ci accordiamo che la volta dopo compro o calze o strofinacci. Ma la cosa bella che mi stupì la prima volta che venne è che il nostro incontro termina sempre con la sua benedizione verso di me e la mia famiglia e un segno di croce. È il suo modo per ringraziarci che a noi piace molto perché ci lasciamo in quell’unico Dio in cui crediamo.
N.C.