Buone notizie da Seul e Pyongyang
La nota agenzia di stampa russa rt.com ha riportato una notizia importante: il primo contatto ufficiale, per ben 20 minuti, avvenuto alle ore 7 locali, tra rappresentanti del governo della Corea del Nord e quello della Corea del Sud, attraverso un canale di comunicazione speciale (che non era mai stato chiuso) che la Corea del Nord ha ripreso a utilizzare per la prima vota dal febbraio del 2016. Si tratta di una hotline al confine dei due Paesi. Varie testate e commentatori asiatici hanno commentato positivamente l’evento, che potrebbe preannunciare, un disgelo o addirittura un’autentica “primavera” di rapporti tra i due Paesi.
In realtà ci sono accordi già per i prossimi contatti tra i due Paesi, che verteranno sulle olimpiadi invernali che si terranno nel Sud della Corea, nella cittadina di Pyenong Chang: il governo di Kim Jong-un intende inviare, infatti, degli atleti per partecipare a tali giochi e tutto preannuncia che tale possibilità sarà presto realtà anche se la tensione rimane alta. Diciamo subito che gli scambi tra il presidente della Corea del Nord Kim Jong-un e quello degli Stati Uniti, Donald Trump, appena alcuni giorni fa, non erano stati per niente buoni. All’affermazione della Corea del Nord: «Abbiamo finalmente il bottone nucleare ed è pronto per essere schiacciato», la risposta degli Usa non si è fatta attendere: «Il nostro bottone è più grande del vostro».
Come ho già scritto in altri articoli, risposte del genere non sono né diplomatiche né tanto meno di buon auspicio per un dialogo vero e costruttivo, sembrando solo delle botte e risposte tra adolescenti: tutti sanno che anche un solo ordigno nucleare esploso nell’atmosfera provocherebbe una catastrofe per l’umanità intera. Tali affermazioni sono solo retorica. Entrambi le parti sanno che un conflitto nucleare non è possible né auspicabile e nessuna potenza della regione è disposta a una pazzia del genere: Cina e Russia hanno, durante questi due anni di crisi, ripetutamente chiesto alle parti contendenti (Stai Uniti d’America, Corea del Sud e Giappone da una parte e Corea del Nord dall’altra) di astenersi da ogni azione che tenda ad inasprire il confronto, che deve rimanere sul piano diplomatico, e assolutamente non bellico.
Dopo il messaggio di oggi, chiaro e forte, della Corea del Nord, di ripristinare il dialogo con la Corea del Sud, Kim Jong-un ha anche ribadito che le forze alleate devono astenersi dal continuare le interminabili esercitazioni militari che si stanno protraendo da più di due anni a pochi chilometri dal confine. Ed è questo anche il richiamo della Cina e della Russia: moderazione, dialogo, abbassamento dei toni e ritorno al tavolo delle trattative. Clima diverso, in pratica, da quello del 2017, un anno disastroso e decisamente da non ripetere dal punto di vista del dialogo diplomatico tra le due Coree. Tutta la comunità civile internazionale si auspica che il dialogo pur sottilissimo tra le due Coree vada avanti.