Buona lettura
Testimoni – Tiziano Tosolini, “Cercare Dio nella palude”, EDB, euro 11,00 – L’autore, dirigente del Centro di studi asiatico dei missionari saveriani a Osaka (Giappone), indaga circa le persecuzioni dei missionari in Giappone dal 1549 al 1639: un doloroso periodo che fa da sfondo al più noto romanzo di Shūsaku Endō: Silenzio (1966). Temi di questo capolavoro, ora portato sullo schermo da Martin Scorsese, è il silenzio di Dio dinnanzi alla sofferenza del credente e l’inadeguatezza della teologia occidentale per comprendere le persecuzioni subite dai cristiani.
Memorie – Fabio Clauser, “Romanzo forestale. Boschi, foreste e forestali del mio tempo”, Libreria Editrice Fiorentina, euro 16,00 – L’autore, novantaseienne decano dei forestali italiani, ha fatto molto durante la sua vita in difesa del patrimonio arboreo. Direttore del Parco Nazionale dello Stelvio, poi sovrintendente delle Foreste casentinesi e protagonista dell’ultimo grande rimboschimento del Casentino, inventore della riserva naturale integrale di Sassofratino, è stato anche dirigente del Ministero dell’Agricoltura e Foreste. In questo libro ha raccolto le infinite prove del ruolo essenziale del Corpo Forestale dello Stato, se governato dalla politica con onestà e competenza.
Narrativa – Leopoldo Gasbarro, “Un violino per papa Francesco”, paoline, euro 14,50 – Questo romanzo è liberamente tratto da una vicenda vera: quella di Pier Francesco Pesaola, un ragazzo di Ancona, operaio presso un’importante azienda farmaceutica, la cui vita cambia di colpo grazie ad un sogno che lo spinge a costruire dei violini, pur essendo ignaro dell’arte della liuteria. La sua strada incrocia quella di Marco: il violino è la sua passione, la musica la sua vita. Finché un giorno, a Roma… Una storia insolita, segnata da un pizzico di “magia”.
Storia – Quinto Antonelli, “I dimenticati della Grande Guerra”, Il Margine, euro 17,90 – L’autore ricostruisce per la prima volta in modo completo la Grande Guerra dal punto di vista dei 55 mila soldati trentini (e con loro migliaia di giuliani), sudditi di Francesco Giuseppe, troppo austriaci per gli italiani e troppo italiani per gli austriaci, e per questo “dimenticati”. Essi dovettero affrontare sanguinosi combattimenti sul fronte russo, le micidiali prigionie in Siberia, le interminabili strade di ritorno per i più fortunati (oltre 10.500 i caduti). Attingendo a più di 100 diari di soldati trentini e mettendo in primo piano le loro parole, l’autore ridà conoscenza e dignità a questi poveri cristi strappati alla loro terra e poi ignorati dalle eroiche narrazioni dei libri di scuola.