A Bruxelles un centro per il dialogo e la pace in Europa
«C’è un fiume, il Dnipro, che scorre attraverso gli Stati aderenti all’Euroregione (Ucraina, Federazione Russa, Bielorussa) che diventa così il simbolo dell’unità; il fluire delle sue acque è l’emblema del dialogo nella libertà, la sua sorgente e la sua foce l’incarnazione dell’inizio di un cammino e del raggiungimento degli obiettivi finali ed operare per una Europa che va dall’Atlantico agli Urali». Così inizia l’esperienza di Pina Marmo, già membro effettivo del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa a Strasburgo e ora componente del Mppu Europeo.
Già da tempo si pensava che in Europa si dovesse costituire un Centro che raccogliesse i gruppi nazionali del Mppu per essere “laboratorio” internazionale di innovazione politica composto da persone coinvolte, a diversi livelli, nella politica e nella società.
Il 9 novembre alle ore 18 si è tenuta l’inaugurazione presso la sede del Movimento dei Focolari a Bruxelles, luogo di incontro in cui i politici e i cittadini possano, come ha espresso nel suo intervento iniziale Miguel Aguado, presidente Mppu Europa, «guardare avanti e lavorare insieme, in fiducia, superando le linee di partito e le barriere ideologiche, superando la distanza tra le establishment politico e la società civile, superando le differenze regionali e nazionali…. uno spazio dove trovare sostegno e un momento di sollievo, di fraternità anche tra persone che la pensano diversamente. Il compito precipuo del Mppu europeo, è quello di dare un contributo in risposta alle enormi sfide che l’Europa deve affrontare. Oggi ci troviamo in una Europa lacerata da una guerra assurda. Stiamo assistendo a crudeltà su larga scala a cui speravamo di non assistere mai più nel nostro continente che deve ritornare ad essere un faro per il resto del mondo e un esempio di come vivere insieme in modo fraterno, come essere uniti nella diversità».
Aguado ha continuato nella sua prolusione, affermando che il Centro europeo del Mppu ha adottato come motto la frase di Igino Giordani: “Se vuoi la pace, prepara la pace”.
Il momento di inaugurazione ha evidenziato il ruolo molto importante che assume il Focolare di Bruxelles luogo in cui persone che lavorano a diversi livelli nelle istituzioni europee o in altre organizzazioni internazionali hanno sentito la necessità di creare una rete e “ avere una casa” che possa favorire tutti gli sforzi verso una unità nella diversità ed estenderla a tutta l’Europa.
All’incontro del 9 novembre, infatti, erano presenti alcuni parlamentari europei di appartenenza diversa: Nicola Procaccini, Patrizia Toia, Elisabetta Gualmini, Brando Benifei, Pietro Bartolo. Ma anche Alfonso Zardi, attualmente coordinatore di Pax Christi in Francia e già funzionario del dipartimento del Consiglio d’Europa a Strasburgo, don Manuel Barrios Prieto Segretario generale della COMECE, diversi funzionari del Parlamento Europeo e cittadini.
Mario Bruno, presidente del Mppu Internazionale, ha introdotto l’incontro portando il saluto della rete diffusa nei 5 continenti per promuovere e difendere prima delle nostre appartenenze e diversità, i valori fondanti della persona e dei popoli. La fraternità ispira le nostre azioni politiche: il “come”, il rapporto fraterno tra noi, diventa sostanziale allo stesso modo dei contenuti. Anzi, è il contenuto più importante che porta ad effettuare scelte caratterizzate da un amore più grande per il bene di tutti.
Alcuni Europarlamentari presenti hanno espresso il loro vivo apprezzamento per l’iniziativa dichiarando la loro volontà ad essere coinvolti e a interessare altri colleghi in questa avventura del Mppu Europa.
«Qui si trovano ambiti – ha affermato l’on. Patrizia Toia – in cui si parla, ci si conosce e si scoprono cose che non si farebbero mai in politica, come la scoperta, per la sua esperienza a contatto con il Movimento dei Focolari, che tante divisioni a livello di popoli, non ci sono e che la politica deve ripartire dalle relazioni fraterne con i cittadini, con i colleghi di altre appartenenze politiche e di diverse nazioni».
L’on. Pietro Bartolo ha parlato della sua esperienza di medico a Lampedusa che lo ha portato, poi, ad impegnarsi in politica europea come luogo delle decisioni. «Spesso provo solitudine – ha detto Bartolo- a se siamo in questa famiglia, se siamo insieme, riusciremo a dare risposte comuni. Qui mi sento a casa».
L’on. Elisabetta Gualmini, nel suo intervento, ha espresso la speranza e la fiducia nelle istituzioni europee, perché fare politica vuol dire essere nel cambiamento. Alfonso Zardi ha invitato il MppU Europa a lavorare perchè la pace che caratterizzava il nostro continente sia al centro del nostro impegno. Sono poi seguiti altri interventi ed esperienze.
L’incontro augurale del Mppu Europeo ha mostrato la chiara prospettiva di una Europa unita nella diversità, che guarda insieme verso un mondo unito. Nei presenti grande voglia di mettersi subito a lavoro perché, come diceva Chiara Lubich esattamente 21 anni fa a Innsbruck all’incontro del 2001 dei mille sindaci per l’Europa, «vale senz’altro la pena di impegnare la propria esistenza». .
Ora, il fiume Dnipro continua a scorrere, certo gravido di tanta cenere prodotta dalla guerra, ma scorre, la vita c’è. A noi tocca ricominciare, credere ed operare per una Europa che va dall’Atlantico agli Urali.