Brilla l’Italia dell’atletica

L’Italia dell’atletica parte con il botto con i primi appuntamenti della stagione post olimpica e, dai campionati nazionali ai meeting internazionali, brilla come solo lei sa fare. Da Ancona a Weinheim, passando per Karlsruhe, le nostre azzurre e i nostri azzurri si fanno notare
Kelly Ann Doualla. Non pretende di avere subito uno sponsor da 6 milioni di dollari all'anno come Gout Gout, 17enne australiano suo omologo al maschile, ma Kelly Ann Doualla sogna anche lei di stupire il mondo. Nello sprint, settore trainante dell'atletica, è il momento dei fenomeni minorenni, e questo dei 'gen gold', come vengono chiamati, è un trend che riguarda anche l'Italia. ANSA/ US/ FIDAL +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++ NPK +++

Iniziamo da casa nostra e dal luccichìo di una nuova stellina che si accende nel panorama dell’atletica azzurro: Kelly Doualla. La 15enne lombarda del Cus Pro Patria Milano, infatti, infiamma i Campionati Italiani Allievi indoor di Ancona con un fantastico 7″19 nei 60 metri, a solo un centesimo dal primato mondiale di categoria di Shwanti Jackson in 7’’18. Primato mondiale, almeno, fino a qualche ora dopo la gara di Kelly visto che, in America, nel frattempo la 17enne Lisa Raye stava correndo i 60 in 7”13 ‒ mettendo a segno il nuovo record del mondo di categoria – e, al secondo posto, la 13enne Melanie Doggett in 7”17 avrebbe comunque migliorato il record.
Ma comunque un risultato assolutamente degno di nota quello della nostra Kelly che conferma che scendere sotto il 7’’20. «Era il mio obiettivo di questa stagione indoor e ci sono riuscita alla fine di una giornata lunga, con tre gare in poche ore. Per questo sono ancora più contenta».

E, anche se non arriva il nuovo record del mondo, l’azzurra porta a casa anche un bel po’ di risultati non indifferenti. La sprinter di origini camerunesi, infatti, dopo lo splendido 7”23 agguantato a gennaio sempre ad Ancona che le era valso anche il record europeo Under 18, continua così una stagione che si prospetta già magnifica a soli due mesi dall’inizio perché il nuovo tempo, oltre che a migliorare il già suo record europeo e ad avvicinarla alla vetta del mondo, la piazza come seconda italiana più veloce di sempre – insieme a Marisa Masullo – dietro solo a Zaynab Dosso.

Ma Kelly non si ferma di certo qui, infatti, nella sua già straordinaria carriera atletica, non c’è solo una super velocità che la porta anche a vincere contro le categorie maschili – ai Giochi Studenteschi 2022, negli 80 metri, il suo 9”79 era stato un tempo migliore anche del vincitore maschile di categoria –, ma anche il salto in lungo, nel quale detiene un personale di 6,24 metri. E non sappiamo quante e quali sorprese potrà ancora riservarci Kelly che si affaccia con forza al palcoscenico dei grandi, ma una cosa la sappiamo per certo: l’atletica ha una nuova stella.

Il cielo è azzurro anche in Germania

E cambiamo location spostandoci in Germania, ma senza alterare il mood perché il cielo è azzurro, azzurrissimo, anche in Germania con i nostri atleti che non smettono mai di brillare. Continuiamo, infatti, con record e primati storici con una stratosferica Alice Mangione che, al meeting di Karlsruhe, diventa la prima azzurra di sempre a scendere sotto i 52 secondi nei 400 metri indoor e porta il nuovo record italiano a 51,75 dopo ben 29 anni. La 28enne di Niscemi entra così nella storia sgretolando, di ben 42 centesimi, il primato che Virna De Angelis deteneva da prima ancora che Alice nascesse. La De Angelis, infatti, aveva centrato il primato di 52’’17 a Stoccolma, nell’ormai lontano 10 marzo 1996 a Stoccolma. Il tutto, tra l’altro, come se non bastasse, coronato anche da una vittoria perché la siciliana, oltre a siglare il nuovo record italiano, vince la tappa di Kalrsuhe del World Tour davanti all’egiziana Bassant Hemida che ha corso in 52″17 e la belga Naomi van den Broeck in 52″94.

L’allieva di Marta Oliva, quindi, inizia alla grande la sua stagione indoor, riuscendo – tra le altre cose – a limare di quasi un secondo il suo precedente personale di 52.60. L’azzurra, che è anche la seconda italiana di sempre a livello outdoor con il suo 51.07 a Parigi, non può che dirsi «davvero felice di questo record che mi fa ben sperare per gli Europei indoor di inizio marzo ad Apeldoorn, in Olanda. Sapevo di star bene – ammette ‒ (…) è andata anche meglio e ho tolto il primato a una grande atleta».

E rimaniamo in Germania, a Weinheim con un fantastico Stefano Sottile che, dopo averci fatti preoccupare per un mal di schiena, vola a 2.31 e vince, in solitaria, una gara sontuosa siglando, tra l’altro, la miglior prestazione stagionale in assoluto dell’anno, alla pari dell’israeliano Yonathan Kapitolnik a Tel Aviv il 1° febbraio. Un risultato straordinario per il ragazzo che ci aveva fatto sognare a Parigi a 2.34 metri d’altezza e che, tra l’altro, inizia la gara non nel migliore dei modi. Il 27enne, infatti, salta il 2.17 di apertura solo al terzo tentativo. Arrivano, poi i 2.20, 2.23 e 2.26 senza patemi e la vittoria che, però, non lo soddisfa ancora e piazza il 2.31 al secondo tentativo. Come se non bastasse, poi, prova anche il 2.36 che, però, non centra di pochissimo al primo tentativo. Ma va più che bene così per il nostro Stefano che, ammette: «È un risultato abbastanza inatteso, se si considera che ho saltato poco durante l’inverno (…) e il problema alla schiena. Ho scelto di provare 2,31 cercando di metterci una rincorsa veloce e già il primo non era male, il secondo l’ho piazzato sfiorando appena l’asticella. Poi il primo a 2,36 era quasi fatto, poteva valere 2,34, mentre gli altri due li ho un po’ forzati. Per un esordio è… tanta roba!».

Sì, davvero tanta roba. Sono davvero tanta roba il secondo posto di Luca Sito nei 400 indoor maschili, l’argento nei 1500 di Francesco Riva, la terza piazza nei 3000 metri di Federica Del Buono e poi, il talento di Kelly ad un passo dalle vette mondiali, il record di Alice e il tuo salto che ci porta già a sognare in grande… e questo è solo l’esordio.

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