Brevi solidarietà
INTEGRAZIONE Romania, piacere di conoscerti Un giovane dirigente accompagna i suoi due bambini a scuola: Sono in Italia da 15 anni – si presenta – ed ora faccio parte del consiglio d’amministrazione della ditta dove lavoro. Con simili flash pubblicitari, una discreta, ma efficace campagna mira a far conoscere meglio agli italiani i romeni che vivono in Italia. L’iniziativa è stata avviata dallo stesso governo romeno, impegnato anche in Spagna in un analogo progetto, nella convinzione che un’offerta informativa complementare sia in grado di migliorare la reciproca intesa e il livello di vicinanza tra italiani e romeni. Il 24 settembre scorso, dopo una breve presentazione, alla presenza di alte autorità di governo della Romania, il cortometraggio di storie vere di romeni residenti in Italia ha aperto la campagna, con un dibattito pubblico in piazza della Repubblica a Roma. LOCRIDE Nascono i borghi solidali Tre sindaci della Locride hanno accolto immigrati sbarcati a Lampedusa . Si tratta dei sindaci di Riace, Caulonia e Stignano. Dopo gli sbarchi sulle coste siciliane, il sindaco di Lampedusa aveva chiesto aiuto ai suoi colleghi. Gli oltre 300 immigrati ospitati collaboreranno a rivitalizzare zone di campagna provate dall’emigrazione interna verso le città. A Riace l’accoglienza non è una pratica nuova: sono già 100 gli immigrati che vi abitano. È nata così l’esperienza del borgo solidale, e si sta estendendo ad altri centri della Locride. MUSICA SOLIDALE Un concerto per l’Arca Grande musica, a Roma, la sera del 24 ottobre scorso in Palazzo Farnese. Beethoven, Mendelssohn, Rachmaninov. Al violino, Grazia Raimondi e al violoncello Luigi Pirovano. Al pianoforte, il maestro Antonio Pappano, direttore dell’orchestra di Santa Cecilia. L’intero ricavato è stato devoluto all’associazione Arca Italia onlus, da anni impegnata nell’assistenza ai portatori di handicap mentale. Una somma necessaria per poter rinnovare e ristrutturare gli alloggi dell’associazione che, nella capitale, ospitano adulti cerebrolesi e autistici gravi. Offrire a queste persone una casa e il calore di una famiglia è l’obiettivo dell’Arca, che opera in 120 comunità in 30 Paesi. L’associazione, rifacendosi all’esperienza del suo fondatore, Jean Vanier, si dedica soprattutto all’assistenza di adulti e bambini affetti da gravi patologie e persone abbandonate con disagio mentale. Ogni comunità offre laboratori occupazionali di ceramica, giardinaggio, pittura per offrire ai pazienti un’attività consona alle loro possibilità e cure di logopedia e fisioterapia.