Brevi solidarietà
QUEL FARMACO IN PIÙ Medicine senza frontiere Forse pochi sanno che, accanto a Medici senza frontiere, operano organizzazioni analoghe di professionisti-farmacisti, agronomi, veterinari che mettono le loro competenze a disposizione dei Paesi in difficoltà. Dalla Svizzera, ad esempio, Farmacisti senza frontiere (Fsf) patrocinia diversi ospedali e dispensari nel mondo. Queste missioni vengono attivate dopo ricognizioni valutative sul territorio e consistono nel fornire medicinali e sostenere la rete sanitaria nel campo farmaceutico. In Mozambico, Fsf sostiene il dispensario Aposemo di Maputo, in collaborazione con un’associazione umanitaria locale; e in Togo un dispensario ad Aledjo. In Congo, il policlinico Speranza e fraternità di Kikwit, che era stato quasi distrutto ai tempi della guerra civile, è stato risanato e rimesso in funzione. Il raggio d’azione dell’organizzazione svizzera va dall’Europa dell’Est (Romania), al Medio Oriente (Libano), al continente asiatico (India, Nepal, Pakistan). RAGAZZI A RISCHIO Un’oasi a Casal Bruciato Il 24 maggio è stato presentato a Roma il libro I ragazzi di via Sandri di Pierluigi Bartolomei. Via Sandro Sandri attraversa Casal Bruciato, uno dei quartieri romani di periferia, in cui non accade mai niente che valga la pena che venga raccontato, se non dalle cronache della illegalità marginale. Al contrario, nel libro si raccontano storie davvero speciali di vita vissuta dal fronte dell’istruzione. In quella strada, infatti, sorge ed opera un centro di formazione professionale di eccellenza voluto con lungimiranza da Josemaria Escrivà, fondatore dell’Opus Dei, e inaugurato nel ’65 alla presenza di Paolo VI. Si tratta del Centro Elis, dove Elis sta per Educazione Lavoro Istruzione Sport. In oltre quarant’anni, migliaia di ragazzi sono entrati in quelle classi portando con sé i traumi della crisi postbellica, della difficile ricostruzione del Paese, dell’emigrazione dalla campagna alla città. Ne sono usciti con in mano un mestiere dignitoso e, certamente, con una visione più positiva della vita. Attualmente la scuola accoglie 500 giovani, in buona parte stranieri. Il 95 percento degli allievi trova lavoro entro un anno dalla fine dei corsi. TRA LE MURA Francobolli… in circolo Nella casa di reclusione di Milano Bollate è nato, su iniziativa di un gruppo di detenuti, un circolo filatelico. Un avvenimento forse unico nel suo genere, che offre ai reclusi appassionati di filatelia la possibilità di coltivare un hobby intelligente e divertente. Il suo scopo non è quello di ottenere costose raccolte, ma di conseguire il piacere della ricerca e dello studio del materiale, che costituiscono il fulcro di ogni collezionismo. Perciò il nuovo club si rivolge con fiducia a tutti quei collezionisti, operatori filatelici e privati che vogliano inviare materiale filatelico ed eccedenze delle loro raccolte. Per corrispondere: Circolo Filatelico Intramura – dott.sse Catia Bianchi e Anna Viola IV C.R. di Milano via Belgioioso 120 20157 Bollate (MI)