Brevi solidarietà
PAKISTAN Palloni equosolidali La piaga del lavoro minorile è ancora un problema a Sialkot, in Pakistan, capitale mondiale della produzione di palloni da calcio. Lo scandalo scoppiato proprio alla vigilia dei campionati del mondo del 1998 ha portato alla riduzione del fenomeno ma non alla rimozione delle sue cause. Nuovi progetti positivi sono tuttavia nati da allora. Come quello di Talon, azienda pakistana che ha convertito la sua produzione seguendo i criteri del Fairtrade (l’organizzazione di certificazione del commercio equo e solidale) Un progetto sperimentale partito proprio dall’Italia si è poi diffuso in tutta Europa. In questi anni sono stati venduti oltre 430 mila palloni equosolidali di cui circa 220 mila in Italia. Centinaia di partite amatoriali sono state disputate con i palloni giusti grazie a Unione sportiva Adi ed a Uisp, mentre il calciatore della Roma Damiano Tommasi si è speso in questi anni per diffondere la cultura del commercio equo anche nel settore del calcio. Oggi, alla vigilia dell’appuntamento sportivo più atteso da tutto il mondo, Fairtrade TransFair lancia un appello affinché l’attenzione si soffermi anche sulle condizioni di vita dei lavoratori che producono articoli sportivi, attraverso la campagna Diritti in gioco, promossa insieme a Commercio Alternativo ed Associazione Botteghe del Mondo. Le risorse raccolte tramite la vendita dei palloni equosolidali permetteranno di effettuare un importante intervento di sviluppo a Sailkot. NAPOLI Sugli autobus per dialogare Ventisei mediatori culturali formati dalla Caritas diocesana di Napoli sono all’opera da fine marzo su cinque autolinee della Compagnia di trasporti pubblici (Ctp), nell’ambito del progetto Contact. I mediatori culturali operano per creare relazioni e facilitare i rapporti tra viaggiatori italiani e persone straniere, spesso a disagio in un ambiente non sempre accogliente e diverso dai loro per cultura e abitudini. L’autobus è in genere considerato solo un mezzo dì trasporto e talvolta isola le persone nonostante la vicinanza – ha spiegato monsignor Vincenzo Mango, direttore della Caritas diocesana di Napoli -.Noi proviamo a favorire un processo di integrazione e dialogo: così il bus diventa un luogo per un viaggio della conoscenza e della fiducia. Sostenuto dalla Provincia e realizzato anche grazie alla cooperativa sociale La Locomotiva Contact è un progetto (il primo proposto in Italia da un’azienda di trasporti pubblici), che sarà presto ripreso ad Alessandria e Firenze. (da Italia Caritas n. 4)