Brevi media

GIOVANI GIORNALISTI FUTURO NELLE NUVOLE Hanno da poco terminato gli studi, fanno stage e tirocini, sognano di diventare professionisti, ma sul loro futuro vedono addensarsi non poche incertezze e precarietà. Sono i giovani che, nel nostro paese, si affacciano al mondo del giornalismo. Se ne è parlato recentemente a Roma nell’incontro promosso da un gruppo di loro, i giovani giornalisti dell’Ucsi, l’Unione cattolica della stampa italiana. Titolo: Cont(r)atto, giovani giornalisti tra speranze e promesse non mantenute. In tre tavole rotonde, gli stessi giovani, come moderatori, hanno dato vita a un a tu per tu schietto e serrato con professionisti e responsabili dei media. A rispondere alle loro domande c’erano, tra gli altri, il segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana, Paolo Serventi Longhi, quello dell’Ordine dei giornalisti Vittorio Roidi ed il direttore RaiNews 24 Roberto Morrione. Presenti anche rappresentanti degli editori, dei pubblicitari e del mondo accademico. Tre le domande dalle quali si è sviluppato il dibattito: dove andremo a lavorare, come potremo lavorare, con quali percorsi formativi. Si è parlato di accesso all’ordine, di necessaria apertura verso i ruoli dati dalle nuove tecnologie e di deontologia professionale che permette di essere indipendenti, critici e preparati culturalmente. Dobbiamo respingere – ha detto Serventi Longhi – gli editori che pensano solo ai conti e non al prodotto, dobbiamo imporre una nuova legge, un percorso certo e limitato che definisca i binari su cui questa professione si muove, dobbiamo pensare al rinnovo della legge. La soluzione, secondo Longhi, è tutelare il sistema delle redazioni chiedendo anche alle istituzioni di farsi carico della difesa e dell’indipendenza dell’informazione. Morrione ha consigliato ai giovani di tenere la schiena dritta, non rinunciare mai all’approfondimento e non cercare il lavoro a tutti i costi, ma aspettare di riuscire a lavorare con i propositi con cui si è partiti. Paola Springhetti, presidente dell’Ucsi Lazio, ha invece messo in guarda dal rischio di accanimento formativo , quando editori e direttori non si accontentano mai dei percorsi formativi già compiuti dai giovani giornalisti, costringendoli ad un lungo precariato. Una situazione che non avvantaggia né i singoli né la categoria: Non credo – ha concluso – che lunghi anni di precariato selezionino i migliori, perché i migliori, ad un certo punto, trovano qualcos’altro da fare. IN LIBRERIA In viaggio con Erodoto Fu il desiderio di varcare la frontiera a portare in India un giovane giornalista polacco appena laureato, in un viaggio che avrebbe segnato l’inizio della sua vita di reporter. Parte da questo episodio autobiografico l’ultimo libro di Ryszard Kapu?ci?ski che, attraverso racconti e riflessioni, fa rivivere alcuni dei suoi viaggi in Asia, Africa e Medio Oriente. Fatti di cronaca e ricordi personali si intrecciano con vicende del passato tratte dalle Storie di Erodoto, il libro che Kapu? ci?ski porta sempre in valigia. Lo storico ed etnografo greco appare all’autore il primo reporter della storia che, curioso del mondo, lo ha attraversato per osservare, ascoltare, raccontare. Erodoto diviene compagno di viaggio e spunto di riflessione, lui che è stato il primo a scoprire la pluralità culturale del mondo. Il primo a convincersi che ogni cultura ha il diritto di esser accettata e capita, e che, per capirla, bisogna prima conoscerla. (Feltrinelli – 15 euro) CONVEGNI Evangelizzazione e comunicazione Promossa dal Rinnovamnento nello Spirito, ecco una settimana aperta per trarre dalla strategia di evangelizzazione di san Paolo idee e motivazioni per muoversi nel mondo dei media. Tra gli organizzatori, don Davide Maloberti, piacentino, appassionato di Vangelo e di comunicazione, che ha conferito al convegno un taglio pratico ed esperienziale. (Dal 24 al 30 luglio, a Gaver – BS. Info al 030.99221, oppure 030.3770320) Anna Lisa Innocenti netone@cittanuova.

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