Brevi media

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SCUOLA

Contro il caro libri

 

Cresce la spesa per i libri scolastici. I genitori italiani dovranno spendere quest’anno circa 450 euro per l’acquisto dei testi, con un aumento del 3-5 per cento rispetto allo scorso anno. La denuncia viene dalle associazioni dei consumatori che evidenziano il superamento dei tetti di spesa fissati dal Miur – ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca – che si attestano sui 286 euro per la prima media e 320 per il quarto ginnasio, la prima classe del ciclo delle superiori.

Ma gli italiani al caro libri proprio non vogliono arrendersi, ed ecco fiorire una serie di iniziative per salvare il portafogli. Come quella promossa dal Codacons, che invita a scambiare o regalare libri scolastici attraverso Internet, creando una piattaforma virtuale dove dar vita ad una inedita forma di baratto. Come nelle antiche piazze del mercato, in questa moderna agorà «chiunque possieda un testo scolastico e sia intenzionato a regalarlo o a scambiarlo con un altro libro» può accedere gratuitamente al sito Libri gratis, specificando il testo che intende cedere – con titolo, autore, edizione –, eventuali libri ricercati per scambio, e lasciando i propri riferimenti.

Il portale contribuirà alla creazione di una rete di contatti funzionale allo scambio dei testi. Lo stesso sistema fornisce inoltre i link dei siti da cui scaricare gratuitamente i testi scolastici, in linea con quanto previsto dalla legge 112 del 25 giugno 2008 che ha reso legale il download dei libri per la scuola. Buone notizie giungono poi da una circolare del Miur che «fatta salva l’autonomia» degli istituti scolastici, incoraggia l’adozione di testi disponibili anche in versione digitale. Un orientamento che a breve sarà tradotto in obbligo di legge: «A partire dall’anno scolastico 2011-2012 – si legge all’articolo 15 – il collegio dei docenti adotta esclusivamente libri utilizzabili nelle versioni online scaricabili da Internet o mista».

E se i testi non sono disponibili in versione digitale, l’alternativa è appoggiarsi ai siti di commercio online per acquistarli nuovi o usati da altri utenti. Sbirciando tra le offerte, è possibile trovare libri di storia a 50 centesimi o dizionari di latino a 99. Certo, i vari Catullo, Cicerone e Ovidio non ne sarebbero contenti, ma il nostro salvadanaio certamente sì.

Navigazione a parte, in tempi di crisi anche le istituzioni si danno da fare per incontrare le esigenze delle famiglie e favorire il contenimento della spesa destinata all’istruzione. Lodevole è il sistema di prestito gratuito ai nuclei meno abbienti, già consolidato in alcuni centri di Friuli, Trentino e Liguria e in via di sperimentazione ora nel Lazio: i ragazzi ricevono in prestito i libri acquistati dalla scuola e si impegnano a restituirli a fine anno in buone condizioni, in modo che l’anno seguente possano essere utilizzati da altri studenti.

Un’iniziativa che, a ben vedere, all’indubbio vantaggio del risparmio unisce una finalità educativa: il comodato d’uso insegna ai giovani ad aver cura dei libri come bene comune.

 

 

TECNOLOGIE

A lezione dall’ospedale

Potranno assistere alle lezioni, fare i compiti e dialogare con insegnanti e compagni di classe, grazie a pc, lavagne digitali, uno specifico software e servizi di telefonia online e videoconferenza. Le tecnologie dell’informazione aprono nuove possibilità ai bambini ricoverati negli ospedali pediatrici, che da oggi non dovranno interrompere il loro percorso scolastico e potranno continuare a coltivare la rete di relazioni costruita a scuola. Succede nelle province di Pisa e Firenze. Il progetto, in via di sperimentazione, promette risvolti positivi anche sul versante della cura.

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