Brevi Chiesa

ARMENI Karekin II dal papa Con un fraterno abbraccio si è concluso lo scambio dei saluti in piazza San Pietro tra papa Benedetto XVI e sua santità Karekin II, patriarca supremo e catholicos di tutti gli armeni. È stato forse questo il momento di comunione più forte del viaggio del patriarca armeno a Roma. Karekin II ha ricevuto dalla Pontificia Università salesiana una laurea h.c. in teologia pastorale giovanile; è stato ricevuto in udienza privata dal papa; è stato accolto dal Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani; infine ha visitato il Memoriale dei martiri recenti nella basilica di San Bartolomeo all’Isola tiberina. Una visita – raccontano i membri della Comunità di Sant’Egidio ai quali è affidato il memoriale – fortemente desiderata per rendere omaggio al milione e mezzo di cristiani armeni uccisi durante il genocidio degli anni ’15-’18. ANGLICANI Rowan Williams a Roma È stato intenso il programma del soggiorno romano del primate della Comunione anglicana, Rowan Williams. Nulla di ufficiale è trapelato dell’incontro privato con il papa. In un’intervista a Radio vaticana, l’arcivescovo di Canterbury si è soffermato a parlare della Conferenza di Lambeth, la più importante riunione di tutti i vescovi anglicani del mondo. Per le molte sfide che sta affrontando la Comunione anglicana, Williams auspica che la conferenza possa essere un’occasione di riflessione dove tutti abbiano la possibilità di parlare. Infine, al Centro anglicano di Roma il vescovo John Flack ha lasciato il testimone a David Richardson che ricoprirà anche la carica di rappresentante della Comunione anglicana presso la Santa Sede. MOVIMENTI Incontro a Rocca di Papa Un forte incoraggiamento ad accogliere i movimenti ecclesiali e le nuove comunità è arrivato da papa Benedetto XVI che il 17 maggio ha incontrato a Roma vescovi, esponenti dei movimenti, teologi, partecipanti ad un importante seminario di studio dedicato all’approfondimento della conoscenza di queste realtà, promosso dal Pontificio consiglio per i laici (vedi editoriale alla p. 12). Già nel 1997, l’allora card. Ratzinger scriveva che i movimenti e le nuove comunità sono scuole di formazione di cristiani adulti perché propongono modi forti di vivere la fede che danno vitalità e allegria. Questo sguardo retrospettivo sul papa – ha sottolineato mons. Josef Clemens, segretario del dicastero vaticano – ci fa vedere che nonostante tutte le difficoltà, le nuove irruzioni dello Spirito Santo hanno sempre trovato il loro spazio nella Chiesa, grazie al ministero petrino. Per i Focolari ha partecipato Giorgio Marchetti. FRANCIA 20 anni di lavoro comune Il 14 maggio a Parigi è stato festeggiato il ventesimo anniversario del Consiglio delle Chiese cristiane di Francia (Cecef). I tre co-presidenti (il card. André Vingt- Trois, presidente della Conferenza episcopale francese; il pastore Claude Baty, presidente della Federazione protestante di Francia; il metropolita Emmanuel, presidente dell’Assemblea dei vescovi ortodossi di Francia) hanno firmato la Carta ecumenica europea, redatta dalla Conferenza delle Chiese europee (Kek) e dal Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee), dopo gli incontri ecumenici svoltisi nel 1989 a Basilea e nel 1997 a Graz. LIGURIA Visita del papa Il 17 e 18 maggio Benedetto XVI ha visitato la Liguria. Mentre a Savona sabato pomeriggio era prevista solo la messa con 20 mila fedeli, la visita a Genova di domenica per il papa è stata un vero e proprio tour de force. Dal santuario della Guardia è sceso all’ospedale pediatrico Gaslini per un rapido saluto ai bambini; poi l’incontro con i giovani e con i religiosi; infine, la celebrazione eucaristica in piazza della Vittoria. Il papa è stato accolto a nome della città da parte della sindaco Marta Vincenti, che ha evidenziato l’antico e profondo legame tra Genova e la Chiesa. Parlando poi dell’inquietudine che attraversa la città e del difficile futuro ha detto: Lo sforzo è anche quello di ribadire princìpi, evitando nel contempo di trasformare l’etica in un campo di lotta politica . L’invito del papa ai 50 mila giovani è stato come sempre radicale: In una società tesa tra globalizzazione e individualismo, la Chiesa è chiamata ad offrire la testimonianza della koinonia, della comunione. Silvano Gianti – Genova

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