Brevi Chiesa

MOVIMENTI: A LORETO E MILANO Due importanti appuntamenti marcati in rosso sul calendario della vita del laicato cattolico in Italia. Dopo Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione è la volta dell’Azione Cattolica italiana e della Comunità di Sant’Egidio, altre due realtà associative che segnano nel quotidiano e con l’impegno di migliaia di persone la vita del nostro Paese e non solo. L’Azione Cattolica si è data appuntamento a Loreto, nei giorni 4 e 5 settembre, per una festa-pellegrinaggio alla quale la presidente Paola Bignardi ha più volte invitato tutta la chiesa e i movimenti cattolici a partecipare. L’incontro è iniziato nella serata di sabato 4 con una giornata dal titolo In my heart, nella mia terra, nel mio cuore. Incontri, spazi di dibattito e festa fino a sera con uno spettacolo musicale proseguito nella notte con una veglia di preghiera e il pellegrinaggio alla Santa casa. Domenica, l’arrivo del papa che durante una solenne celebrazione ha beatificato alcune persone che hanno segnato la storia dell’Ac. La Comunità di Sant’Egidio, invece, ha scelto quest’anno la città di Milano per celebrare dal 5 al 7 settembre il XVIII Incontro Uomini e Religioni sul tema Religioni e culture: il coraggio di un nuovo umanesimo. Una tre giorni di lavoro con 36 panel di respiro internazionale, 350 donne e uomini del mondo della cultura e protagonisti della vita civile, assieme a rappresentanti delle istituzioni e ai responsabili e testimoni dei più rilevanti mondi religiosi del pianeta. TERRA SANTA Il pellegrinaggio dei giovani italiani Promosso dalla Conferenza episcopale italiana, si è svolto alla fine di agosto un pellegrinaggio dei giovani in Terra Santa che ha avuto per slogan I nostri passi sulla vita della pace. Un pellegrinaggio di solidarietà per essere vicini ai cristiani che soffrono la drammatica situazione dovuta al conflitto israelo-palestinese, affermano in coro organizzatori e partecipanti. I giovani, provenienti da tutta Italia, hanno seguito un fitto programma di preghiera, visite ai luoghi santi e soprattutto momenti di condivisione ed amicizia con i giovani cristiani che vivono in questa terra. TORRE PELLICE Il Sinodo valdese Si è svolto dal 22 al 27 agosto a Torre Pellice (To), capoluogo delle Valli Valdesi del Piemonte, il Sinodo delle chiese valdesi e metodiste, significativo appuntamento annuale nell’ambito del protestantesimo italiano. All’Assemblea hanno partecipato 180 membri, più numerosi ospiti ed osservatori dall’Italia e dall’estero. Tra questi, c’era anche mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni che da pochi mesi ha sostituito mons. Giuseppe Chiaretti alla guida della Commissione per l’ecumenismo e il dialogo della Cei. Paglia è un uomo di dialogo: ha seguito e sostenuto – fin da quando era parroco della basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma – la nascita e lo sviluppo della Comunità di Sant’Egidio in Italia e nel mondo. C’è un rapporto diretto – ha detto rivolgendo il suo saluto al Sinodo – tra l’unità delle chiese e l’unità della famiglia umana. La fraternità tra i cristiani è un’arma contro la crescita della conflittualità tra etnie e popoli, tra culture e religione, tra civiltà e civiltà. Mons. Paglia non ha sottaciuto le difficoltà che ancora rallentano il cammino ecumenico. L’ecumenismo – ha detto – vive una empasse per cui se non si indietreggia, non si sa come andare avanti. Il vescovo ha però voluto lasciare il sinodo con un invito positivo, lo stesso che ha mosso i grandi profeti dell’ecumenismo: cercare ciò che unisce prima di quello che divide .

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