Bollino nero, ma non per tutti
Diario semiserio di un “viaggio” sulla Salerno-Reggio Calabria nei giorni di traffico intenso
Sarà stata la fortuna, sarà stata l’esperienza (riuscita) degli anni scorsi, sarà stata la disposizione dell’hotel prescelto, che accoglie i vacanzieri dopo le 15, ma anche quest’anno non siamo rimasti intrappolati sulla temibile autostrada Salerno-Reggio Calabria. Anzi, se gli scorsi anni qualche cantiere ci aveva costretti a fermarci all’altezza di Lagonegro, quest’anno è andata ancora meglio. Nessuno stop, tre ore e mezza per percorrere 250 chilometri dalla provincia di Napoli a Sangineto, un angolo tranquillo della Calabria.
Eppure, tutto faceva presagire il peggio. Per la partenza avevamo scelto il fatidico 30 luglio, primo giorno da bollino nero per i vacanzieri. Dopo aver acceso il motore, alle 12 in punto, ci siamo messi in moto, equipaggiati di tutto punto con succhi di frutta, acqua, pasta fredda e mozzarelle per affrontare anche il traffico più intenso senza fame e senza paura. Ad accoglierci, sull’autostrada, i prezzi alle stelle dei carburanti. E poi, solo la strada.
Dopo aver superato Salerno senza difficoltà, siamo arrivati a Battipaglia. Qui, stando alle dritte ricevute da chi ha affrontato questa temibile autostrada prima di noi, ci aspettavamo il primo blocco e invece… traffico scorrevole, nessun ostacolo. Sosta negli autogrill (questi sì) affollati per un pieno dissanguante di carburante e di nuovo in marcia.
Un possibile, grande ostacolo, che ci aveva rallentati in passato, lo temevamo a Lagonegro. E invece, salvo qualche restringimento di carreggiata, superato senza intoppo, siamo riusciti ad arrivare alle prime località di mare senza alcuna difficoltà.
Dopo poco meno di 3 ore e mezza, in anticipo di cinque minuti rispetto a quanto previsto dal navigatore satellitare, siamo arrivati alla nostra meta, benedetti da un mare limpido, un sole splendente e una piacevole brezza.
Purtroppo, la nostra settimana di vacanza è volata. E così, rieccoci di nuovo in viaggio, ancora una volta in un giorno, il 6 agosto, da bollino nero per il traffico intenso. Anzi, nerissimo. E invece…
Come d’abitudine, non siamo partiti all’alba. Anzi, ce la siamo presa decisamente comoda. A colazione, la sala ristorante dell’hotel era svuotata: la maggior parte delle famiglie con cui avevamo condiviso la vacanza era già partita. Noi, invece, abbiamo scelto di fare un ultimo bagno in mare, una doccia, uno spuntino e poi via: poco prima delle 14 eravamo di nuovo in viaggio.
Anche stavolta ci è andata bene. Alle 17 eravamo già a Napoli. Come mai? Troppe famiglie in difficoltà a causa della crisi non hanno potuto godere del giusto riposo estivo? Forse anche questo. Non è andata altrettanto bene ad altri vacanzieri, bloccati anche per dieci ore a causa dei cantieri e del traffico intenso su altri tratti autostradali o in giorni in cui il bollino doveva essere meno nero. Fatica, caldo, attese hanno fatto sospirare un po’ il meritato riposo, ma anche per loro alla fine le vacanze sono cominciate.