Bloccati i vaccini anti-influenza

Dopo alcune morti sospette, l'Agenzia italiana del farmaco ha vietato l'utilizzo, in via cautelativa, di due lotti della Fluad. I decessi si sono verificati entro 48 ore dalla somministrazione
Vaccini

Divieto di utilizzo, a scopo "esclusivamente cautelativo": è questa la dicitura con la quale l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha bloccato i due lotti di vaccino "Fluad" numero 142701 e 143301, in attesa di "disporre degli elementi necessari, tra i quali l'esito degli accertamenti sui campioni già prelevati, per valutare un eventuale nesso di causa" fra i quattro eventi avversi segnalati e l'utilizzo del medicinale.

Come ampiamente riportato dalle cronache, fra questi "eventi" ci sono purtroppo la morte di un uomo di 68 anni e di una donna di 87 anni, a Siracusa, di una donna di 79 anni residente in Molise e altri casi, per un totale, fino ad ora, di 5 morti. Decessi, come specifica l'AIFA in una nota, che hanno avuto luogo entro 48 ore dalla somministrazione delle dosi di uno dei due lotti del vaccino.

In questa fase è essenziale inoltre seguire le raccomandazioni disponibili: i vaccini non sono venduti in farmacia, ma accessibili tramite i canali messi a disposizione dalle Asl e attraverso i medici di medicina generale. Chi fosse in possesso del vaccino antinfluenzale di tipo "Fluad" (nessun evento segnalato sugli altri vaccini) dovrà verificare l'eventuale appartenenza della dose vaccinale ad uno dei lotti richiamati ed eventualmente segnalare il medicinale alla propria Asl per il ritiro.

In attesa delle doverose verifiche sui prodotti, è opportuno ricordare che tutti i farmaci e i prodotti infusionali sono sottoposti ad una rigida normativa, valida a livello internazionale, che ne disciplina in maniera rigorosa le modalità di produzione e le buone pratiche di fabbricazione. Adesso si teme che la vicenda, al di là del suo esito, possa generare sfiducia e allarme: "ogni anno muoiono circa 8 mila persone per le conseguenze dell'influenza stagionale" ricorda il presidente dell'Aifa, Sergio Pecorelli , "e bisogna evitare che crolli il numero di persone che si vaccinano. Dobbiamo avere fiducia".

Come spesso avviene in questi casi, purtroppo non unici, sarà cruciale la capacità degli organi istituzionali del Servizio Sanitario Nazionale saper intraprendere un dialogo trasparente ed efficace con i cittadini, al fine di consentire il recupero di quella fiducia che viene giustamente auspicata come substrato indispensabile perché si possano compiere scelte di salute responsabili, mature e consapevoli.

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons