Bjork: il presente del futuro
Arriva Biophilia l'ottavo disco dell'artista islandese che nasce come un i-Pad
C’è un disco molto particolare, appena arrivato sui mercati. Si intitola Biophilia, ed è l’ultima avventura discografica di una delle più originali, eclettiche, e creative tra le popstar contemporanee. L’islandese Bjork è un’avanguardista da sempre. Vuoi per quella sua voce così fuori dai canoni classici del pop, vuoi per il suo costante diniego verso le formule e gli stereotipi del music-business, vuoi per la sua capacità di spiazzare.
Diciamo subito che le canzoni di questo album sono difficili: spesso troppo cerebrali, rarefatte e melodicamente impervie per consentire un ascolto rilassato. Ma aggiungiamo immediatamente che la forza e il valore di questo album va ben al di là di ciò che si ascolta. Perché Biophilia è innanzi tutto un prodotto multimediale, un album concept dedicato alla Natura (dal micro al macro) e al senso della Vita, realizzato per venire utilizzato come un’app. Ogni brano è infatti dotato di uno specifico supporto software che consente al consumatore di amplificarne le emozioni e di interagire concretamente con esso adeguandolo alle proprie suggestioni.
Non è la prima volta che la musica sperimenta l’interattività, ma di certo questo cd rappresenta un deciso passo avanti come fenomeno di massa. Di fatto è la consacrazione dell’i-pad come strumento creativo, in grado di amplificare esponenzialmente le possibilità espressive della musica, sia in fase produttiva che di consumo.
Ciò detto, Bjork si conferma un punto di riferimento imprescindibile per il panorama musicale contemporaneo. Anche quando, come in questo caso, le sue composizioni paiono vivere in un algido universo parallelo, precluso alle pulsioni – e alle passioni – dei comuni mortali. Se non ci fosse, toccherebbe inventarla. Ma per fortuna, c’è…