Bizzarri, Proteo Fare Sapere: Contro la dispersione servono inclusione, senso civico e solidarietà
Dispersione scolastica: secondo i dati del ministero dell’Istruzione i dati sono in calo, ma proprio per questo è il momento di agire per ridurli ulteriormente e impegnarsi tutti per il futuro dei nostri ragazzi. Del problema si discuterà il 3 ottobre a Roma nel corso di un convegno dal titolo “Dispersione scolastica: dai dati alle buone pratiche” al quale parteciperanno docenti, dirigenti, famiglie, studenti, esponenti della società civile. e parlamentari di maggioranza e opposizione.
L’incontro è promosso dal Tavolo delle associazioni contro la dispersione scolastica e le povertà educative che riunisce: Movimento politico per l’unità dell’Italia, rivista Città nuova, Adi, Aimc, Andis, Anp, Cgd, Cidi, Diesse, EdU, Federazione dei Giovani democratici, Fism, Forum nazionale delle Associazioni familiari, Forza Italia giovani, ISACpro-Rete Insegnanti Italia, Mce, Movimento studentesco di Azione cattolica, Proteo Fare Sapere, Uciim, Istituto universitario Sophia di Loppiano.
Ma perché serve un impegno comune contro la dispersione scolastica? Ne parliamo con Doriano Bizzarri, dell’ufficio di presidenza nazionale di “Proteo Fare Sapere”. L’associazione si occupa dei temi che riguardano il complesso mondo della conoscenza e promuove lo sviluppo professionale di tutto il personale che vi opera, secondo il principio del mutuo aiuto professionale e riunisce il personale docente, ausiliario tecnico amministrativo, dirigente, ispettivo della scuola, nonché il personale degli enti di ricerca, dell’università e dell’alta formazione artistica e musicale.
Bizzarri, perché Proteo Fare Sapere aderisce al Tavolo delle associazioni contro la dispersione scolastica e le povertà educative?
Per combattere la dispersione scolastica e la povertà educativa serve un clima educativo con elevate capacità di includere, creare senso civico, solidarietà. Ne avrà bisogno il Paese per superare la durissima crisi sociale indotta dalla pandemia, per affrontare le sfide di un possibile cambiamento di fondo del suo modello produttivo, di un futuro in cui il lavoro, grazie anche al rilancio di una ricerca libera, sia la risorsa fondamentale per un benessere libero dai miti del liberismo e del consumo senza limiti. Serve dunque una seria riflessione pedagogica collettiva, ma anche la politica deve impegnarsi seriamente per combattere la dispersione scolastica con risorse e strumenti dedicati.
2) Qual è il vostro impegno contro la dispersione scolastica?
L’esperienza pandemica ha allontanato le persone e “impigrito” il confronto e il dibattito. Come Associazione Proteo Fare Sapere non abbiamo mai perso di vista il nostro obiettivo di aprire la comunicazione e l’ascolto sui problemi della e nella scuola ed è per questo che abbiamo promosso dibattiti, seminari e laboratori su tutto il territorio nazionale.
Perché è importante il convegno del 3 ottobre?
Perché possa diventare un luogo deputato ad un confronto molto aperto, con l’obiettivo ambizioso di elaborare un vocabolario condiviso con cui intraprendere iniziative e scrivere documenti riconosciuti propri da ciascuno, scritti ed agiti con le parole di tutti.
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