Birdman ottiene quattro premi Oscar

Il film diretto Alejandro Inarritu, con Michael Keaton, Emma Stone ed Edward Norton, è stato premiato per la miglior regia, il miglior film, per la sceneggiatura e per la fotografia. Riproponiamo la recensione del nostro critico cinematografico
Birdman foto di Killb94

Ecco un film da non perdere. Diretto da Alejandro Inarritu, con Michael Keaton, Emma Stone ed Edward Norton – anteprima a Venezia, ben nove candidature agli Oscar – è amaro e al vetriolo come una satira anti-hollywoodiana, ma anche come una metafora del rapporto tra arte (teatro e cinema, nel caso) e vita. Riggan Thompson è un attore che ha avuto fama con un eroe piumato (Batman) che diventa il suo alter-ego, gli ricorda il passato, dirige i suoi incontri-scontri con l’ex moglie, la figlia ex tossica, gli attori narcisi, quelli che – magnifico Norton – solo sul palco sono veramente loro stessi. La miscela di verità-falsità è al calor bianco e Inarritu si diverte estrinsecando la sua anima grottesca e surreale in cui l’ex attore ora depresso deve fare i conti con sé stesso e la vita, come una sorta di Amleto del Duemila nel delirio cinematografico che crea e distrugge non solo i personaggi, ma le persone. Ritroverà l’ex Batman, che ora s’impegna a Broadway nella pièce “Di cosa parliamo quando parliamo d’amore”, (un titolo che dice tutto) la sua coscienza, cioè sé stesso?

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