Biancaneve e il cacciatore

La favola disneyana rivisitata da Rupert Sanders, con  Kristen Stewart nei panni di Biancaneve e Charlize Theron in quelli della perfida regina
Biancaneve e il cacciatore

Nell’estate, dove rinnoviamo il consiglio ad approfittare dei bel film nelle arene, esce l’ultima versione della favola di Biancaneve rivisitata nel XXI secolo.
 
Si tratta di Biancaneve e il cacciatore, regia di Rupert Sanders, dove la sfida come nella favola è tra Kristen Stewart, nota per la saga di Twilight, e Charlize Theron che interpreta la perfida regina. Nella favola è la principessa ad averla vinta, nel film, in verità, la Theron spavaldamente brava, supera sé stessa quanto a personalità e forza e vince di molto Biancaneve, qui trasformata in una condottiera che guida i ribelli contro la cattiva di turno. Largo alla donne, quindi, che cozzano tra loro a colpi di karate, di magie orroristiche e di effetti speciali di cui il film è zeppo, ma anche molto suggestivo e, diciamo la verità, piacevole.
 
La favola è favola se ci sono mostri, incantesimi, castelli gotici, lo scontro tra buoni e cattivi e i sette nani, qui una specie di banditi guidati da Biancaneve, Robin Hood in gonnella.
 
Dimenticavamo il cacciatore che dovrebbe uccidere la principessa. È un bandito triste e amareggiato, indipendente ed eroico a modo suo (Chris Hemsworth), che litiga con la principessa ma poi va a finire che sotto sotto si innamora, anche se il principe azzurro sta in guardia. Il finale però è lasciato alla fantasia dello spettatore, cioè aperto, ma forse sarebbe stato meglio chiudere la favola con un “vissero tutti felici e contenti”. Dopo tante lotte, magie e furori, un po’ di gioia non sarebbe stata male. Ma oggi si ha paura di farla vedere. È la moda…
 
Comunque, il film vola, recitato da un cast formidabile di attori anche nei ruoli secondari. Divertimento assicurato anche se non in senso disneyano.
 

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