Benvenuti a Termini
La metropolitana di Roma è un’autentica indecenza. Lo snodo principale, la fermata Termini, è un autentico cantiere aperto da almeno 2 anni. Sembra abbia la sindrome della Salerno-Reggio Calabria. In più è il biglietto da visita dei milioni di turisti che invadono il Belpaese. Accolti con cavi verdi penzoloni, tubi grigi e neri, passaggi ostruiti, illuminazione scarsa, labirinti improbabili.
Se non fosse un set così buio, si potrebbe scrivere una bella trama di un film comico. Dopo Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord, Benvenuti a Termini.
Possibile che ci vogliano anni per rimettere a posto un transito attraversato da decine di migliaia di passeggeri ogni giorno? In più si accumulano molto di frequente ritardi dei convogli nelle ore di punta. Una volta sulla linea proveniente da Ostia, qualche giorno fa sulla linea B, oggi sulla linea A. E sono ritardi di 10 -15 minuti nelle ore di punta, senza che ci sia nessun annuncio e spiegazione. Impressiona lo stoicismo dei romani, il silenzio irreale, le battute per sdrammatizzare. Ma sono quei 15 minuti decisivi per arrivare in tempo o in ritardo al lavoro.
Tanto che, è logico, il mio capo non ci crede più. Non pensa, certo, che sono stato in un locale di lap dance fino alle 3 del mattino, al pub o con gli amici per vedere la festa della Juventus, ma un dubbio su una probabile doppia vita forse si insinua. Chiediamo al Sindaco di Roma – per fugare ogni dubbio sulla mia onorabilità, sull’immagine di Roma, sull’efficienza dei servizi pubblici – che si dia una bella mossa.
E controlli anche come mai gli autobus provenienti da fuori Roma, la Cotral, non permettono ai passeggeri che hanno un abbonamento annuale ai mezzi pubblici di accedere a bordo anche se ne hanno il diritto?
A causa della crisi la frequentazione dei mezzi pubblici da parte dei romani è aumentata considerevolmente, sarà per questo che sono in vista nuovi aumenti? A fine maggio il biglietto passerà da 1 euro a 1,50. Vista questa efficienza, i maggiori entroiti di questi mesi, le nuove tasse in arrivo, era un aumento necessario e, soprattutto, opportuno in questo momento? Tira aria di rivolta.
Nei loro blog alcuni turisti paragonano la metropolitana all’Inferno dantesco e, scherzosamente scrivono: «Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una metropolitana oscura». Come i nostri tempi.