Bentornato Rossini!
Che bella l’idea del Teatro dell’Opera di Roma di organizzare per tutti i “Concerti alla Nuvola”, al Convention Center. La sala è vasta, calda, l’acustica buona, la gente la riempie, con le giuste precauzioni. Mattatore della serata è Gioachino Rossini. Quello delle opere comiche e buffe della giovinezza, quando le melodie gli sgorgavano spontanee, l’orchestra cantava e saltava zeppa di colori, le voci si divertivano in acrobatiche agilità. Il grande “seduttore musicale” è tornato in forma con l’orchestra del teatro, distanziata, e impegnata a restituire, grazie alla direzione divertita e appassionata di Fabio Biondi, una musica che è brio, eleganza, voglia di vivere.
Le Sinfonie, prima di tutto. Dal Barbiere alla Cenerentola, dalla Cambiale di matrimonio al Signor Bruschino e alla Scala di seta. Inutile ripeterlo: sono piene di humour, i battibecchi fra gli strumenti sono un piacere, l’organico poi ridotto offre la possibilità di apprezzare meglio i giochi ritmici , i crescendo focosi, le esplosioni che sembrano grandi risate e il “siparietto” comico conclusivo che fa la parodia della grandeur delle opere serie.
I brani selezionati con le voci di giovani cantanti: il basso Alessandro Della Morte, il basso-baritono Arturo Espinosa, il mezzosoprano Angela Schisano. Si passa dal Barbiere all’Italiana in Algeri alla Cenerentola, i tre capolavori della giovinezza rossiniana. Voci ancora giovani, che vengono dalla “Fabbrica Young Artist” del teatro, e si sente. Ma promettono bene. Spicca il mezzosoprano – ma in verità sembra piuttosto un soprano -Angela Schisano. Voce fresca, zampillante (qualche difficoltà con le note basse), brava nelle “colorature”, e simpatica come gli altri, bravi attori, del resto.
Rossini ha vinto ancora una volta e ha fatto felice il pubblico. Domani 23 l’incontro con il mondo iper-romantico di Vincenzo Bellini.