Bentornata Ferrari!

Le campane di Maranello tornano a suonare a festa per la vittoria di Sebastian Vettel in Australia: a Melbourne, il tedesco trionfa con la Ferrari davanti alle Mercedes, interrompendo una striscia di 26 gare senza successi, record negativo della sua carriera

 

Australia F1 Ferrari

«Che bello ascoltare Vettel in tv mentre parla di Maranello, in italiano peraltro. Sono elementi positivi, di attaccamento al territorio. È stato bellissimo: l’inizio di un percorso che sognava tutta la città. Abbiamo visto anche tanti italiani tra i tecnici, perché il presidente ha voluto adottare questa scelta. È un aspetto molto positivo», dichiarava raggiante a fine gara il sindaco di Maranello, Massimiliano Morini, commentando alle prime ore di domenica un ritorno della scuderia del cavallino in cima a una classifica finale tra i giganti dei motori.

Chi ben comincia…
Certo, siamo solo agli esordi, si tratta di una vittoria di tappa, per dirla in metalinguaggio ciclistico, eppure era il 20 settembre 2015 quando Sebastian Vettel trionfò per l’ultima volta a Singapore, sua ultima vittoria prima di Melbourne. Facendo due calcoli, sono trascorsi 553 giorni, 26 gare senza un successo, per quella che risulta essere la striscia negativa più lunga della carriera del tedesco.

Sebastian VettelMaranello, cuore d’Italia
Maranello, casa di un sogno chiamato Ferrari che ha esportato uno dei marchi più noti ed eccellenti del made in Italy nel mondo: per questo le sue campane, ormai note al mondo da decenni, sono tornate a suonare a festa nonostante non fosse sul posto Don Paolo Monelli, che ovviamente non ha mancato di fornire indicazioni telefoniche su come avviarle di nuovo, per dare il via alla gioia di circa 250 anime che avevano riempito l’auditorium già dalle prime luci del mattino per seguire la corsa in diretta tv.

La chiave
Si apre così nel migliore dei modi la stagione della Ferrari, anche grazie agli evidenti demeriti dei campioni del mondo della Mercedes. Lewis Hamilton si è reso protagonista di un inspiegabile pit stop anticipato che lo ha costretto a rientrare alle spalle di Max Verstappen e ha aperto le porte alla marcia trionfale di un Vettel raggiante nel gridare al traguardo via radio ai meccanici “Grandi, è per noi”. Nonostante una partenza agevole per Hamilton, dato che lo sporco sul lato della pista da cui partivano i due ferraristi lo aveva avvantaggiato per i primi giri, Vettel ha avuto il merito di non mollare un centimetro di asfalto, inducendo la Mercedes a sbagliare la scelta. Rientrato a sorpresa attardato dalla sosta ai box, Hamilton di fatto era costretto a consumare la parte migliore delle sue gomme “soft” guardando da vicino gli scarichi di Verstappen, molto più lento di lui e della Ferrari di Vettel, che guadagnava il margine necessario per effettuare il suo pit stop e andare poi a vincere.

Australia F1 FerrariUn trionfo italiano
Un risultato meritatissimo che appare premiare la scelta di Sergio Marchionne di responsabilizzare le seconde linee di Maranello dopo l’esclusione del direttore tecnico James Alllison. “Abbiamo le intelligenze e il talento per farcela”, aveva dichiarato quest’estate Marchionne spiegando la scelta di affidarsi a Mattia Binotto, da 22 anni in Ferrari, che a prescindere da quanto accadrà dal prossimo gran premio di Shanghai in poi, ha già mostrato i miglioramenti evidenti ottenuti dai suoi progettisti italiani, anche se la prestazione di Kimi Raikkonen, distante ben 22 secondi dal compagno di squadra, non è stata a dirla tutta soddisfacente. Nota finale per Antonio Giovinazzi, sulla Sauber con motore Ferrari (altra scommessa di Marchionne), il quale con una gara intelligente si classifica dodicesimo, lasciandosi alle spalle la McLaren di Fernando Alonso. Torna dunque a trottare davanti a tutti il Cavallino rampante ma, per restare a toni da ippica, a cominciare dal prossimo turno in Cina, il migliore si vedrà alla lunga…

Australia F1 Ferrari

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