Bentornata, Cenerentola!
Suite francese
Durante l’occupazione nazista in Francia Lucile Angelier attende il marito prigioniero, vivendo con la dura suocera. Ma un gruppo di soldati tedeschi si stabilisce presso di loro. Fra essi l’attraente ufficiale Bruno che, malgrado sia osservato a vista dalla suocera, s’innamora di Lucile. La passione li travolge, ma il dramma incalza. Storia inquietante, risolta da un cast attoriale all’altezza, anche se il mélo fa capolino forse talora troppo nella direzione appassionata di Saul Dibb.
Cenerentola
La favola di Perrault, dopo il celebre cartone della Disney, torna al cinema con personaggi reali, una splendida scenografia ottocentesca di castelli e saloni decorati, costumi della Vienna degli Strauss e la vicenda della bella e intelligente ragazza (la bionda Lily James) che, pur perseguitata dalla matrigna, sposa il principe azzurrro (Richard Madden). Spettacolo bello, con la storia che presenta qualche variazione, come il primo incontro degli innamorati nella foresta, l’elemento magico ridotto all’essenziale – la fata è Helena Bonham Carter – e la stupefacente cattiva Cate Blanchett nei panni della matrigna. Piacerà a grandi e piccoli anche per l’aria di bontà non zuccherosa, ma d’altra parte dirige Kenneth Branagh e la professionalità è assicurata. Per chi si vuole ancora stupire.
Blackhat
Ecco un noir ambientato nel mondo della criminalità informatica globale. Cinesi ed americani non sanno che fare e allora tirano fuori dal carcere l’energico Nick Hataway (Chris Hemsworth), che insegue i cattivi per mezzo mondo, rischia la pelle e fra sparatorie, fughe, inseguimenti sa il fatto suo (il finale non ve lo sveliamo), insieme alla bella cinese Wei Tang.
Non banale né superficiale, psicologicamente interessante, il film diretto a Michael Mann vive l’attualità del nuovo tipo di crimine, della lotta sotterranea fra Usa e Cina per il controllo del mondo e, ovvio, dell’uomo che si conquista la libertà. Ben fatto e recitato, ricco di colpi di scena mai scontati, rilassante pur nel suo genere.
Foxcatcher
Diretto da Bennett Miller e con Steve Carell, Mark Ruffalo, Channing Tatum, è la storia vera e tragica del miliardario John du Pont, turbato dal frustrante rapporto con la madre e dall’altrettanto ossessiva passione per la lotta libera. Il suo contatto con i campioni olimpionici, i fratelli Mark e David Schultz è ambiguo. Se Mark (il massiccio Tatum) è semplice e dipendente dal fratello, David è più forte, sposato con figli, più equilibrato, ma Mark di fatto diventa succube del miliardario e perde la innata semplicità. Il miliardario ottiene i due fratelli, li sostiene e li sfrutta per le sue ossessioni. Recitato da un cast eccellente, il film narra senza sconti le ambiguità di rapporti di sfruttamento e sottomissione psicologica all’interno della società e del gruppo familiare, il cui risultato può essere violenza e morte. Un racconto che può essere disturbante, angoscioso, ma terribilmente vero.