Benevento, una città in dialogo
A Benevento, per una settimana, giovani e adulti si sono confrontati sul tema della fraternità
Dal 13 al 20 marzo, a Benevento, un popolo di giovani, adulti, famiglie, studenti e anziani ha vissuto un’intensa settimana di dialogo durante la IV edizione del Premio Fraternità, organizzato dal Movimento dei focolari di Campania, Puglia, Basilicata ed Albania e dall’amministrazione comunale del capoluogo sannita.
La felice coincidenza con il terzo anniversario della morte di Chiara Lubich (14 marzo) e il 150° dell’Unità d’Italia (17 marzo) hanno fatto risaltare i frutti nati dalla spiritualità della fondatrice dei Focolari ed hanno messo in luce lo specifico che sottende ad ogni iniziativa, grande o piccola che sia, messa in atto dagli stessi appartenenti al Movimento: la tensione all’unità, cercando sempre quello che unisce persone, gruppi, associazioni, chiese, popoli.
Vincitori dell’edizione 2011: il Progetto “Arrevuoto” dell’Associazione Teatro Stabile di Napoli, volto al coinvolgimento artistico di giovani e ragazzi di quartieri a rischio, per la sezione “Dialogo nell’arte”; la giornalista Manuela Dviri Vitali Norsa, impegnata nel dialogo tra israeliani e palestinesi, per la sezione “Dialogo ecumenico ed interreligioso”; la scrittrice e giornalista Maria Pia Bonanate, per la sezione “Dialogo per una cultura della fraternità”; e il dott. Massimo Toschi, Consigliere per la cooperazione internazionale, le relazioni internazionali e per i diritti delle persone disabili del presidente della regione Toscana, per la sezione “Dialogo in politica”.
Giovedì 17 marzo, si è svolto un incontro su “Dialogo e fraternità: l’eredità di Chiara Lubich”, con la partecipazione di Don Stefano Caprio, sacerdote pugliese che ha vissuto molti anni in Unione Sovietica; i coniugi musulmani Maryam Motavalian e Alireza Alikhani; Alberta Levi Temin, dell’amicizia ebraico-cristiana di Napoli, e Manuela Dviri, giornalista ebrea di origine italiana, premiata per la sezione “Dialogo ecumenico ed interreligioso”.
In questa stessa occasione è avvenuta anche la consegna del Premio Mediterraneo, prestigioso riconoscimento, offerto dall’omonima fondazione, che per la sezione “Solidarietà Sociale 2011” ha voluto premiare Diana Pezza Borrelli e Alberta Levi Temin, dell’Amicizia ebraico-cristiana di Napoli. Entrambe le vincitrici sono legate al “Premio Fraternità”: la prima, in quanto rappresentante del Movimento dei focolari e la seconda per averlo vinto nel 2009.
Manuela Dviri, Maria Pia Bonanate e Massimo Toschi hanno dato vita, sabato 19 marzo, ad una tavola rotonda dal titolo: “Un modello di città per l’Italia del 2061”, moderata dalla giornalista di “Città Nuova”, Sara Fornaro, durante la quale hanno dato il proprio significativo contributo alla costruzione di una società più fraterna, entro i prossimi cinquanta anni. L’idea iniziale, che ha trovato tutti concordi, è che la fraternità si costruisca partendo dalle esigenze dei più deboli, guardando il mondo con gli occhi delle vittime. Dunque, per realizzare la pace vera bisogna passare dalle parole ai fatti, perché vale molto di più un piccolo seme concreto che tante chiacchiere. Ma è necessario andare oltre i limiti, seminare pace e fraternità senza paura. Ognuno ha la possibilità di cambiare le cose nella parte di mondo, grande o piccola che sia, in cui vive. Non bisogna farsi fermare dagli ostacoli, ma agire subito e in positivo, cercando strade alternative per superarli. Focalizzando il discorso sulle singole realtà nelle quali ognuno vive, si è parlato anche di lavoro, di traffico, di giovani e futuro, ma sempre partendo dalle proprie esperienze di vita, senza voler fare discorsi meramente teorici.
In serata si è svolta la premiazione con la consegna della riproduzione dell’opera “Incontri” dello scultore napoletano Antonio Borrelli e delle medaglie del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che, in un messaggio inviato per l’occasione, ha espresso il proprio compiacimento per l’iniziativa. Premiati anche gli studenti delle scuole che hanno partecipato al concorso nazionale letterario ed artistico: “La fraternità per una cittadinanza attiva”.
Il filosofo e politico Aldo Masullo, vincitore dell’edizione 2010 del premio, ha inviato il seguente messaggio: «Vorrei salutare auguralmente gli amici tutti, ispirati alla fraternità, cioè allo spirito comunitario, ricordando l’osservazione di Platone tratta dal Simposio: “l’amore ci svuota di estraneità e ci riempie d’intimità”. Il che è la radice feconda della stessa libertà civile e politica. Perciò “ai detentori del potere non conviene che tra i sudditi si sviluppino alti ideali, e tanto meno solide amicizie e comunità, cose queste che invece all’amore più d’ogni altra cosa piace suscitare”».