Bene il Salone!

Si conclude oggi la rassegna internazionale del libro di Torino. Buona la partecipazione, con un aumento del 10 per cento di libri venduti. Grande successo per la Bibbia rivisitata da scrittori contemporanei: un ponte originale tra letteratura religiosa e laica
Salone del libro

Bene il Salone di Torino! E non solo per il tema – il Bene appunto – che lo caratterizza. Ma anche per i numeri. C’è un aumento del 10 per cento rispetto all’anno scorso nelle vendite di libri al Salone. C’è un aumento della partecipazione, anche se i dati ufficiali si avranno solo nel corso della giornata di oggi: 19 mila sono stati i visitatori che hanno installato la App per smartphone «SalTo». Sono stati siglati importanti accordi  con editori tedeschi e soprattutto cinesi, perché la cultura italiana piace in Cina: accordi che mettono in risalto il ruolo di Torino come capitale italiana del libro. Insomma ancora una volta un successo.

Ieri mattina, nella Sala Bianca, 11 relatori si sono alternati per presentare due testi sul dialogo interreligioso – uno di Silvio Daneo, Impensate vie – con la partecipazione di Religion for peace, Movimento dei Focolari, Dialogo interreligioso monastico, Interdependece, Hever Edizioni.

Ottimo successo la presentazione dell’iniziativa “Scrittori di Scrittura”, con quattro scrittori torinesi – Margherita Oggero, Gian Luca Favetto, Elena Loewenthal e Silvana De Mari –: un progetto, realizzato dalla casa editrice Effatà, con la collaborazione di Amici Torino Spiritualità e del Circolo dei Lettori di Torino. “Scrittori di Scrittura”, che sta avendo un ottimo successo a Torino, intende «riempire gli spazi bianchi della Bibbia», ovvero rivisitare con la penna di scrittori contemporanei il racconto della Bibbia, per proporlo al pubblico odierno che continua ad esserne affascinato: «È aprire un ponte tra la letteratura religiosa e quella laica, rivolgendoci soprattutto a quelli che si interessano alla Bibbia per il suo valore culturale ed etico. Per questo abbiamo deciso di portare avanti il progetto con una casa editrice non legata al mondo cattolico, Effatà», ha spiegato dalla Sala Bianca don Gianluca Carrega, responsabile dell’Ufficio di Pastorale della cultura della diocesi di Torino.

Approfitto così per scambiare qualche parola con Roberto Falciola (Ufficio stampa) e Paolo Pellegrino, fondatore con la moglie della piccola casa editrice torinese che si distingue per la vivacità e lo spirito d’iniziativa: «Sicuramente la scelta del Bene come leitmotiv del Salone – dicono – è stata vincente: il Bene accomuna tutti. E poi la scelta della Santa Sede come Paese ospite, oltre alla carismatica personalità di papa Francesco, ha dato maggior visibilità agli editori che si ispirano all’area cattolica, e ha creato delle opportunità». Mi piace fermarmi sulla voce dei piccoli.

I grandi editori come al solito riempiono gli stand, i personaggi celebri generano lunghe code di pubblico che vuole vederli e ascoltarli: Fabio Volo, la Mazzantini, Ozpetek, il duo Cracco & Barbieri, Alberto Angela che fa in diretta una puntata di Super Quark sulla Cappelle Sistina.

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