Basta convegni scontati

Nasce una nuova “agenzia culturale”, il Centro Evangelii Gaudium (Ceg), per una Chiesa in uscita, cioè secondo la sua natura
Ceg

Uno dei criteri per giudicare una istituzione è quello della valutazione della sua “generatività”, ossia della sua capacità di generare altre istituzioni e, soprattutto, altra vitale energia. Se un’istituzione mira solo alla propria sopravvivenza, alla conservazione del proprio patrimonio, le sue prospettive sono di corto respiro.

 

Venerdì scorso a Loppiano, nel comune di Figline-Incisa, l’Istituto Universitario Sophia ha visto nascere un’altra istituzione accademica – ma non solo –, volta ad accompagnare la pastorale che sta nascendo dalla grande rivoluzione ecclesiale portata dal papa che viene dalla fine del mondo.

 

Non per niente, allora, il neonato Centro prende il nome dal documento che, nel 2013, creò uno straordinario rinnovamento nello stagnante panorama pastorale cattolico. Uno scritto profetico e programmatico che, nell’Assemblea generale della Chiesa italiana del novembre 2015, papa Francesco invitò a leggere e a “trafficare”, per diventare vita della comunità cristiana.

 

È trascorso un anno e Sophia, sotto la guida del preside Piero Coda e di tanti esponenti dei Focolarini, dà alla luce il Centro Evangelii Gaudium, che riunisce presti, vescovi, seminaristi, religiosi, consacrati e laici, tanti laici, impegnati nella vita ecclesiale, “in uscita” ovviamente.

 

Già nella sua organizzazione, quindi, il Ceg è frutto della Evangelii Gaudium (Eg), anche perché il suo comitato scientifico è formato da personalità di vari orizzonti ecclesiali e culturali, come il vescovo spagnolo Sains, il teologo-giornalista Lorenzo Prezzi già direttore del Regno, o ancora il politico toscano Massimo Toschi, e il vescovo de l’Aquila Petrocchi. E c’è soprattutto il desiderio e l’impegno a un “va e vieni” tra studio e applicazione, tra vita e pensiero, col faro della Eg da «leggere e rileggere e applicare», come ha ricordato Toschi.

 

In spirito sinodale, come tanti hanno sottolineato, da mons. Petrocchi a suor Merletti, a Jesus Moran (copresidente dei Focolari). Con quattro parole d’ordine, come ricordato da Piero Coda: Spirito (un luogo dove ci si lascia sorprendere dallo Spirito); passione (un luogo dove spendersi e lasciarsi coinvolgere; libertà (un luogo di sperimentazione e dialogo a tutto campo); e creatività (un luogo dove non ci debbono essere eventi scontati e scipiti).

 

Dove va il Ceg? Non è dato saperlo. E meno male, lo Spirito deve sorprenderci

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