Bandiere blu 2018, migliora la qualità di mare e laghi

Con dodici riconoscimenti in più, in Italia sono state premiati 175 Comuni, per complessive 368 spiagge, pari al 10 per cento di quelle premiate a livello mondiale.

Dodici bandiere in più rispetto allo scorso anno: migliora la qualità del mare e dei laghi d’Italia. Lunedì 7 maggio, presso il Cnr di Roma, sono state assegnate le Bandiere Blu 2018, che certificano le qualità ambientali di spiagge e approdi turistici del nostro Paese.

Ideato dalla ong danese Foundation for Environmental Education (Fee), il riconoscimento è giunto alla sua 32a edizione, e quest’anno premia 175 comuni italiani, 12 in più rispetto allo scorso anno, per un totale di 368 spiagge, cioè quasi il 10% delle spiagge “blu” a livello mondiale.

Criteri per ricevere la bandiera blu
L’assegnazione avviene secondo procedure che seguono il protocollo Uni-En Iso 9001-2008. Una giuria internazionale valuta e seleziona le località che dovranno poi passare al vaglio di una giuria nazionale in collaborazione con Enti locali e nazionali come i ministeri dell’Ambiente e della Cultura e del turismo, il Comando generale delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, l’Ispra, il laboratorio di Oceanologia ed ecologia marina dell’università della Tuscia, il Consiglio nazionale dei chimici e l’Anci.

nellinfografica-realizzata-da-ansa-centimetri-le-bandiere-blu-2018Alla premiazione sono stati presentati i risultati delle analisi effettuate alle acque negli ultimi quattro anni dall’Arpa in collaborazione con i comuni interessati. È un passaggio molto restrittivo che – se si raggiunge l’eccellenza – permette poi di accedere alla seconda fase che riguarda la depurazione delle acque reflue e della rete fognaria per almeno l’80% del territorio comunale, la raccolta differenziata e la gestione dei rifiuti pericolosi, piste ciclabili e la presenza di vaste aree pedonali e verdi, arredo urbano curato, servizi delle spiagge e accessibilità per tutti.

Altro punto da non sottovalutare è la formazione dei cittadini sull’educazione ambientale, la certificazione ambientale per le attività istituzionali e le strutture turistiche e la presenza d’attività di pesca che rispetti la flora e la fauna del posto.

Un mix di parametri al quale si capisce subito che non basta per un comune avere un mare cristallino o una spiaggia da sogno.

La classifica
La Liguria rimane anche per quest’anno in vetta delle regioni italiane con 27 località, seguita dalla Toscana con 19 bandiere e la Campania con 18 punti blu. Al quarto posto le Marche dove le scendono a 16 perché Gabicce mare l’ha persa. Poi seguono la Puglia (14), la Sardegna (13) l’Abruzzo e la Calabria a pari merito (9), Veneto e Lazio con 8 bandiere, l’Emilia Romagna che sale a 7 con la new entry Cattolica, e la Sicilia (6); ancora la Basilicata (4), il Friuli Venezia Giulia (2) e in coda il Molise con una bandiera.

Per quanto riguarda gli approdi turistici ci sono 16 riconoscimenti con il Trentino Alto Adige in testa con ben 10 bandiere.

L’incremento del numero di bandierine blu è un bel dato positivo, segno che c’è grande impegno da parte dei comuni sulle tematiche ambientali legate al turismo.

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