Banche: il CdM approva il bail-in
Il governo approva il bail-in. La regia affidata a Bankitalia è il titolo scelto dal quotidiano economico «Il Sole – 24 Ore» per annunciare l’approvazione, da parte del governo italiano, delle «nuove regole sulla risoluzione delle crisi bancarie» (11 settembre 2015).
L’articolo di Rossella Bocciarelli spiega che «viene […] introdotto anche nel nostro Paese l’istituto del “salvataggio interno”, in base al quale gli oneri del salvataggio di una banca gravano in primo luogo sugli azionisti e poi, a seguire, su chi possiede obbligazioni, fino ad arrivare ai grandi correntisti», ovvero i clienti delle banche con un deposito superiore ai 100mila euro.
Entra così nel nostro ordinamento il “bail-in”, neologismo coniato non prima del 2010 e ancora sconosciuto ai nostri vocabolari, che designa il nuovo sistema di salvataggio delle banche, alternativo al vecchio “bail-out” (che letteralmente significa “tirare fuori dai guai”), vale a dire la garanzia statale sulle passività delle banche, che ha mostrato i suoi limiti nel triennio 2008-2010, quando il frequente ricorso a questo strumento, in Europa e negli Stati Uniti, ha fatto sentire i suoi pesanti effetti sui conti pubblici.
Una delle prime apparizioni nei nostri giornali dell’espressione “bail-in” risale al 2011. L’articolo del «Corriere della Sera» Draghi: i salvataggi delle banche siano pagati dagli azionisti (3 ottobre 2011) comincia a spiegare ai lettori cosa s’intende per il «cosiddetto “bail-in”»: si tratterebbe, scrive Luigi Offeddu, dello «schema profilato da Draghi [l’attuale presidente della Banca Centrale Europea, ndr] per gli eventuali salvataggi futuri degli istituti finanziari», cioè «un nuovo quadro regolamentare che dovrebbe includere poteri di “bail-in”, in grado di garantire […] la partecipazione alle perdite da parte di azionisti e creditori», dove per creditori si deve intendere i correntisti.
L’aspetto più controverso del nuovo sistema sembra essere proprio questo, il coinvolgimento dei correntisti: ci si chiede perché i clienti debbano essere costretti a fare le spese del dissesto di una banca dal momento che non hanno alcun potere per influenzare le politiche di gestione degli istituti, né tantomeno hanno diritto a beneficiare degli utili quando i bilanci, anziché in rosso, segnano un risultato positivo. Secondo Renato Brunetta, capogruppo di FI alla Camera, il bail-in è «una misura inaccettabile per Forza Italia, un vero e proprio prelievo forzoso contro le famiglie, contro le imprese, e solo nell’interesse delle grandi banche» («Il Giornale», 1º luglio 2015). Va precisato, tuttavia, che i piccoli correntisti non hanno nulla da temere dal nuovo meccanismo, in quanto il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FIDT) garantisce i risparmi fino a 100mila euro per ogni cliente e per istituto; mentre gli altri, cioè i grandi correntisti, avranno la soddisfazione di contribuire al salvataggio della propria banca di fiducia.
Sitografia:
http://www.treccani.it/lingua_italiana/neologismi/searchNeologismi.jsp?abcd=abdc&pathFile=/sites/default/BancaDati/Osservatorio_della_Lingua_Italiana/Marzo_2013/bail-in.xml&lettera=B
http://www.treccani.it/enciclopedia/bailout_%28Dizionario-di-Economia-e-Finanza%29/
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2015-09-11/il-governo-approva-bail-in–regia-affidata-bankitalia-104147.shtml?uuid=ACIt8yv
http://argomenti.ilsole24ore.com/parolechiave/bailin.html
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2015-09-08/piu-certezze-banche-europee–074559.shtml?uuid=ACve1wt
http://archiviostorico.corriere.it/2011/maggio/03/Draghi_salvataggi_delle_banche_siano_co_8_110503081.shtml
http://www.ilgiornale.it/news/economia/lallarme-forza-italia-bal-prelievo-forzoso-1147212.html
http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/11807108/Bail-in–arriva-l-ok.html
https://www.fitd.it/faq.htm