Una “Banca agricola” in Burkina Faso
In Burkina Faso l’agricoltura rappresenta l’80% della popolazione e rappresenta il 30,3% del Pil del Paese, oltre a essere un settore che fornisce posti di lavoro (e valuta estera). Eppure, secondo le statistiche, solo il 15% di questi attori del mondo rurale beneficia di prestiti. La sfida è quella di aumentare la produzione non solo per nutrire il Paese, che è passato da 4 milioni di abitanti nel 1950 a 20 milioni nel 2018, ma anche per rilanciare un settore chiave dell’economia.
Mentre il cotone domina le esportazioni agricole del Burkina Faso, il Paese vende un’ampia gamma di prodotti agricoli e zootecnici ai mercati regionali e internazionali: semi oleosi (nei mercati internazionali), cereali, fagioli “dell’occhio” e prodotti animali (nell’Africa occidentale), frutta e verdura (che hanno un potenziale sia nel mercato sub-regionale che internazionale).
«La particolarità della Banca agricola del Burkina Faso – è che è progettata per gli agricoltori, per l’agricoltura, per il bestiame. Va da sé che non è una banca come le altre, la sua vocazione è quella di procedere con la trasformazione dell’economia del Paese», ha detto l’ex primo ministro Paul Kaba Thiéba ai rappresentanti del settore. «La Banca agricola è molto importante nella mia visione di un prospero Burkina, la cui agricoltura, i cui allevamenti e le cui attività produttive in genere sono i legami essenziali dell’economia», ha detto da parte sua il presidente del Burkina Faso, Roch Marc Christian Kaboré.
Appena istituita, la Banca agricola del Burkina Faso ha ricevuto 6,3 miliardi di franchi CFA dalla Banca africana di sviluppo. Questo apporto consentirà l’istituzione di una “assicurazione agricola” per garantire il rimborso dei crediti in caso di insorgenza di calamità naturali. Con una partecipazione di 96 soci, la banca dedicata al finanziamento dell’agricoltura contribuirà indubbiamente ad aumentare il tasso bancario del Paese che si aggira attorno al 20%.