«Siamo portati a pensare all’Europa come entità principalmente politica o economica, ad un insieme cospicuo di Stati molto diversi tra loro per storia e cultura, che faticosamente tentano di affrontare insieme le sfide di oggi preferendo la cooperanzione al conflitto. Ma se sbirciamo nelle classi dei nostri figli, l’Europa è già una realtà sociale e relazionale, che contiene in sè tutti presupposti per poter iniziare a riconoscersi anche come comunità». E se per molti bambini questa è già la realtà, è il mondo degli adulti a opporre un certa resistenza, a dover mettersi in gioco, ad accogliere, conoscere, dialogare con chi ha una cultura e una storia diversa dalla nostra, spiega lo psicologo dello sviluppo e dell’educazione Mario Iasevoli nell’inserto educatori del giornalino Big bambini in gamba.

In linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu, che prevedono anche la collaborazione tra gli Stati e la creazione di società pacifiche e giuste, in cui tutti si sentano accolti e non esclusi, il numero di maggio di Big ha come titolo tema del numero “Costruiamo l’Europa“.

Tra racconti, curiosità, giochi, fumetti e storie vere, i bambini potranno prendere consapevolezza del proprio essere cittadini europei. Nel giornalino ci sono anche molti spunti utili per gli educatori: i link con i giochi dell’Unione europea e l’inserto a loro dedicato, con interventi dello psicologo Iasevoli, dell’insegnante e formatrice Patrizia Bertoncello, di Marina Zornada, dell’associazione Famiglie nuove del Friuli Venezia Giulia e dello psicologo dell’età evolutiva Ezio Aceti.

Nel numero di giugno, invece, si approfondirà il tema della cittadinanza globale.

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