Bach, il quinto evangelista

Appuntamento con il nuovo libro del mese di Città nuova: "Testimoni della fede" . Quattro voci tratte dal dizionario per scoprire i cristiani di diverse confessioni che si sono distinti nel credo
Sebastian Bach

BACH, Johann Sebastian, 1685-1750. Chiesa luterana. Compositore, il maggior esponente della musica religiosa luterana.

 

Nato a Eisenach, in Germania, Bach studiò musica con organisti illustri a Lüneburg, Amburgo e Celle. Nel 1703 divenne organista della chiesa di Arnstadt, in Turingia, e continuò gli studi passando diversi mesi a Lubecca. Quattro anni più tardi, nel 1707, accettò un posto come organista a Mühlhausen, sempre in Turingia. Nel 1708 il duca di Weimar lo nominò organista di corte; nel 1714 divenne primo violino. Nel 1717 rispose alla convocazione da parte del principe di Anhalt-Köthen come direttore d’orchestra presso la sua corte. Dal 1723 fino alla morte fu cantore della chiesa di S. Tommaso a Lipsia e maestro di musica della città. Il suo coro di 55 componenti fra giovani e adulti era chiamato a eseguire mottetti, corali e cantate nelle quattro chiese della città.

 

Bach era un luterano devoto e servì la sua Chiesa componendo un numero enorme e una varietà incredibile di brani di musica religiosa, dai più brevi e semplici ai più complessi. Significative per la storia della musica della Chiesa luterana – e non solo – sono le sue numerose cantate per tutte le domeniche dell’anno e per diverse altre occasioni. Ce ne sono pervenute circa 200. I lavori di Bach più conosciuti sono le sue famose Passioni, fonte d’ispirazione e d’emozione, come la Passione secondo Giovanni e la Passione secondo Matteo, l’Oratorio di Cristo, la Messa in Si minore, i grandi mottetti così come i suoi brevi preludi corali e i maestosi preludi e le fughe per organo, senza dimenticare gli inni. La selezione o la stesura dei testi per queste opere riflette l’influenza dell’ortodossia luterana e l’affacciarsi del pietismo nel suo orientamento religioso.

 

Gran parte della sua musica religiosa fu scritta per momenti di adorazione ed espressamente intesa come forma di proclamazione. Il suo motto Soli Deo Gloria testimonia il principio fondamentale che fu alla base della sua opera, anche negli ultimi due decenni della sua vita quando compose opere celebri come l’Arte della Fuga, il Clavicembalo ben temperato, II libro e l’Offerta Musicale.

 

Definito a volte «il quinto evangelista», B. fu riproposto al vasto pubblico nel XIX secolo dal grande compositore romantico Felix Mendelssohn-Bartholdy, che nel 1829 eseguì per la prima volta dopo cento anni la Passione secondo Matteo. Da allora la sua musica ha conosciuto una rinascita ancora maggiore anche a livello internazionale. Tramite essa, e la sua opera B. è stato e continua a essere uno straordinario testimone della fede, oltre che uno dei contributi più illustri dati dal luteranesimo alla cultura dell’umanità.

 

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