Babele/Koinè. Lo spazio politico tra mondialità e comunità/II -La dimensione «inframondiale»
Continuando il viaggio affascinante alla scoperta delle grandi direttrici del mutamento internazionale, l'Autore presenta altre due sezioni dello studio sul "nuovo mondo" emerso dalla dissoluzione dei granitici equilibri dei blocchi. Nella prima, proprio in considerazione della necessità di una "rifondazione" delle relazioni internazionali e degli strumenti analitici dopo la fine della guerra fredda, l'Autore propone, dopo un'esposizione delle riflessioni internazionalistiche sul "sistema" delle relazioni tra gli attori internazionali istituzionali e sulla "sorte", in questo quadro, dello "stato-nazione", l'ipotesi di un nuovo schema concettuale che consenta di "interpretare" i cambiamenti in corso, e tentare di ricondurre le trasformazioni in atto ad una plausibile chiave di lettura unificante. Nella parte conclusiva, si individua nella "sfida" del pluralismo culturale l'elemento critico, ma insieme qualificante, della riflessione politologica contemporanea, nel segno della continuità, ormai ineludibile, dell'ambito politico "interno" con quello internazionale, transnazionale e sovranazionale. Si tenterà poi di prospettare alcune ipotesi organizzative nella direzione dell'allargamento, ormai urgente, dell'angusta nozione di cittadinanza e della "mappa dei diritti" nelle società contemporanee. Per questo ripensamento dello spazio politico, sarà necessario enucleare alcuni concetti-guida, pochi iniziali (e "indiziali") riferimenti per una "politica inframondiale" o "uniplurale", le cui caratterizzazioni e le cui forme realizzative richiedono una mobilitazione di competenze e di saperi.