Azzardo. Le città e la politica dal basso

La fraternità in politica significa scegliere. L'azione collettiva di consumare in bar e locali liberi dalle slot machine può mettere fine a una piaga sociale. Questo il senso dell'iniziativa promossa anche dal Movimento politico per l’unità. Intervista al presidente Silvio Minnetti
Silvio Minnetti

La questione del gioco d’azzardo legalizzato è un tema politico per eccellenza, perché tratta dei poteri reali e delle scelte che incidono sulla vita quotidiana delle persone. Il Movimento politico per l’unità italiano (Mppu) ha deciso di aderire e promuovere l’iniziativa nazionale Slot mob (premiare, scegliendoli, i locali che rinunciano alle slot machine) e ha messo in cantiere, il 10 settembre a Roma, un incontro di approfondimento con i parlamentari e gli amministratori che si sono dimostrati attenti al tema. Poniamo perciò alcune domande a Silvio Minnetti, presidente della sezione italiana dell'Mppu, movimento internazionale che promuove la cultura della fraternità nello spazio politico, spesso luogo di conflitto e divisione.

Con quale prospettiva siete promotori di un'iniziativa che entra nel merito di una questione dibattuta ma non risolta della società italiana? 
«Il Movimento politico per l’unità è un laboratorio di cittadini attivi, parlamentari e amministratori locali, funzionari pubblici e studiosi, che adotta la fraternità come categoria politica centrale per la democrazia. Essa, infatti, tiene insieme libertà ed uguaglianza. Per questo l'Mppu entra nello spazio della politica, spesso luogo di aspre divisioni, per vivere la fraternità concretamente, come metodo per attraversare il conflitto e costruire il bene comune nella libertà e con la legittimazione degli avversari politici. La prospettiva con la quale promuoviamo Slot mob, insieme a una trentina di movimenti e associazioni, è quella della rete di soggetti che dal basso, nel seno della società italiana, premia le virtù civili, fa cultura e opinione, e con il supporto del nostro intergruppo parlamentare per la fraternità afferma una legislazione efficace contro il gioco d’azzardo. Le 24 scuole di partecipazione Mppu in Italia consentiranno in tal modo agli studenti di esercitarsi in vere azioni civiche coordinate».

Come si può interpretare l’avanzare impetuoso del gioco d’azzardo legalizzato? È un segnale di quale cambiamento in atto? E perché lo ritenete così importante da impegnarvi direttamente?
«La crisi sociale, la decadenza morale e civile degli ultimi decenni, il vuoto lasciato dalle ideologie hanno favorito questa piaga che rovina tante persone, giovani, anziani e famiglie, una dipendenza che tiene insieme il business delle slot machine, speculazione finanziaria, infiltrazioni della criminalità organizzata, oroscopi e maghi, gioco d’azzardo online e “gratta e vinci”. È un vero sfruttamento a scopo di lucro di soggetti fragili che possono entrare nelle nuove povertà, incrementando così la spesa sanitaria per curare le ludopatie. Non dimentichiamo che il fenomeno muove un giro d’affari di oltre 75 miliardi di euro, che diffonde una deleteria cultura delle scommesse e della fortuna, a danno delle virtù civili».

In che modo l’iniziativa della colazione collettiva presso un bar libero dalle slot machine, può produrre una buona politica? Pensate davvero che questi semplici gesti siano in grado di fermare il potere delle lobby del settore?
«La buona politica è partecipazione dal basso di cittadini vigili e attivi, in stretto rapporto con gli eletti nei Consigli comunali e regionali, nel Parlamento nazionale e in quello europeo. In questo senso Slot mob promuove una buona politica, ricucendo inoltre la fiducia tra cittadini e Stato verso la ricostruzione di una Repubblica devastata da corruzione, lobby, populismi e autoreferenzialità dei partiti, dentro una crisi economica e antropologica di tipo epocale. La colazione collettiva in bar e locali liberi dalle slot machine rientra nel livello civile di questa battaglia con la logica di “premiare i virtuosi” e dell’attrazione di consumatori civilmente responsabili. A questo deve aggiungersi ovviamente il livello educativo, familiare e scolastico, e infine il livello politico con una legge severa per fermare il potere delle lobby del settore».

In che modo entra in gioco la fraternità in questa iniziativa condivisa con tante e diverse realtà? Si può restare fermi nella scelta di apertura al prossimo pur prendendo posizione nel merito?
«Premesso che la fraternità è universale, e non è monopolio dell'Mppu, il nostro specifico sguardo di fraternità si manifesta nella capacità di costruire unità tra movimenti, associazioni di cittadini e rappresentanti nelle istituzioni, appartenenti a schieramenti diversi, prendendo posizione nel merito, ma nella condivisione, nell'ascolto reciproco, attento e sistematico. L’unità è il presupposto dell’efficacia di una legislazione innovativa in materia perché fondata sulla cultura della “virtù che batte la fortuna”, del “buon gioco che scaccia il cattivo”. Volentieri, in tal senso, collaboriamo con il prof. Luigino Bruni e con gli altri studiosi dell’economia civile. Politica, economia e cultura a braccetto, in altri termini, per rinnovare insieme società e istituzioni in un settore specifico».

Cosa avete in programma per il 10 settembre a Roma?
«L'Mppu ha organizzato un laboratorio di ascolto e condivisione con trenta parlamentari e amministratori locali, di destra, centro e sinistra, economisti, promotori di Slot mob, a settembre, nei pressi di Montecitorio, per accompagnare lo Slot mob nelle città italiane con la discussione nelle commissioni parlamentari di una legge urgente, che limiti e regolamenti seriamente il gioco d’azzardo. Ad esempio, occorre vietare la pubblicità dei giochi d’azzardo, rivedere i criteri di rilascio delle licenze e delle concessioni in materia di giochi, promuovere l’obiezione di coscienza dei testimonial, inasprire la tassazione, temporizzare il gioco fino ad inibire l’accesso a soggetti altamente a rischio. Ma la legge non basta. Occorre mappare le città premiando gli esercizi slot free, donando loro un semplice biliardino per rilanciare un gioco positivo e sociale, finanziandoci con piccole donazioni, programmare un torneo di calcio balilla, magari invitando i parlamentari locali e i sindaci a giocare per aiutarli a vivere tra la gente, attenti ai gravi problemi della vita quotidiana».

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons