Azionisti attivi

L'ICCR presenta mozioni su temi sociali, ambientali e di gestione nelle assemblee delle maggiori imprese.
Assemblea azionisti
Il viaggio di Obama in Cina ci ha consegnato l’immagine del presidente Usa che, a Shanghai, parla a braccio ad una platea selezionata di ragazzi sulla trasparenza dell’informazione, posta a fondamento di una società dove i cittadini possono chiedere conto ai governanti del loro operato. Un’esplicita contrarietà alla censura che colpisce Internet in certi Paesi. Ma occorrerebbe agire di conseguenza, cercando gli interlocutori che hanno potere sulla gestione della rete e adottando strumenti adatti ed efficaci. Uno di questi potrebbe essere l’azionariato critico, detto anche “attivo”, esercitato per esempio dalla Boston Common Asset Management nei confronti della Cisco System, multinazionale americana leader nel settore della tecnologia informatica e nello sviluppo di soluzioni per il networking via web.

 

Proprio nell’ultima assemblea di novembre degli azionisti di Cisco, la società di Boston dedicata alla gestione del risparmio sostenibile ha presentato una mozione diretta a contrastare l’Internet fragmentation, cioè la possibilità che le tecnologie offerte da Cisco vengano utilizzate, in certi regimi, per limitare o censurare l’accesso al web da parte degli utenti interessati. Già l’anno scorso un’istanza simile aveva riscosso il voto favorevole del 32 per cento degli azionisti e reso possibile un serio confronto con l’impresa di questo particolare tipo di azionisti che si riconoscono nella coalizione della ICCR (Interfaith Center on Corporate Responsibility). Un centro, nato nel 1971, che riunisce oltre 300 investitori specializzati nel presentare regolarmente mozioni su temi sociali, ambientali e di gestione alle assemblee delle maggiori imprese quotate negli Stati Uniti.

 

Il sito della ICCR mostra anche una sorta di dialogo interreligioso in azione nel campo della finanza sociale. La presidente, infatti, è una suora della Congregazione di San Basilio, il tesoriere un reverendo donna della Chiese battiste d’America, mentre nel consiglio di amministrazione siedono gesuiti, oblati di Maria Immacolata, rappresentanti dei fondi ebraici per la giustizia e dei quaccheri, con una prevalenza significativa di donne.

 

Nell’assemblea Cisco, assieme al Boston Common Asset Management, si è registrato anche il voto di Etica Sgr, società di gestione del risparmio della italiana Banca Popolare Etica, che con la sua fondazione culturale ha emesso delle linee guida sull’azionariato attivo che potrebbero essere utilizzate dal mondo associativo.

 

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