Azioni alternative

Giovani che si impegnano per il bene comune, al servizio dei piccoli come degli anziani. Piccole grandi azioni quotidiane tratte dal sito http://www.unitedworldproject.org/it/
minori Napoli

Napoli, Italia

 

Anna fa partedel “Centro Aquilone” di Napoli: «È un Centro diurno nato nell’ottobre 2005 e situato nel centro storico di Napoli con l’obiettivo di prevenire e curare i disagi minorili. Attraverso il Centro, cerchiamo anche di favorire l’educazione dei ragazzi alla socializzazione come strumento di crescita e di maturazione personale. Avviamo azioni alternative alla cultura della strada e dell’illegalità. Da settembre a maggio ci sono decine di ragazzi che vengono da noi. Spesso si tratta di bambini problematici e, per questo, cerchiamo immediatamente di costruire delle relazioni, un feeling insomma, basato sulla gratuità. Non è sempre facile, ma è bello vedere che alcuni di loro si sentono parte di una “piccola famiglia allargata”. E di questi Centri la Campania è piena: la “Fondazione Ferraro”, il “Centro Vita”, il “Centro Luce”, e chissà quanti altri sparsi per l’intera nazione».

 

Stúrovo, Slovacchia

A volte i pregiudizi possono non riguardare solo le minoranze etniche, ma intere nazioni. «Durante la Settimana per un Mondo Unito abbiamo organizzato un grande incontro fra 300 giovani ungheresi e slovacchi al confine fra i due Paesi. In precedenza c’erano stati alcuni workshop organizzati a Esztergom, in Ungheria, ed a Štúrovo, in Slovacchia. Le difficoltà iniziali c’erano. Gli abitanti delle due città non erano abituate a vedere persone che donavano qualcosa gratuitamente». Nikola, autore di questo frammento di fraternità, si è recato a Štúrovo, in una casa di riposo per anziani. «Li abbiamo accompagnati a fare una passeggiata e ad ascoltare un concerto. Ci hanno raccontato che era da molto tempo che non uscivano perché è molto complicato raggiungere il centro della città. In quei giorni abbiamo avuto la possibilità di incontrare persone nuove, dimostrando al mondo che è possibile vivere senza odio con una nazione con i conflitti politici sono costanti. Certo, c’è tanto da fare, ma stiamo imparando a conoscere le differenze che invece di dividerci ci arricchiscono e ci riavvicinano».

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