Avviata la conta degli alberi monumentali
A Chiaramonte Gulfi, in provincia di Ragusa, nelle contrade Muti, Paraspola, Ganzeria e Piano Conte, si trovano ulivi centenari. Nell’accezione popolare si chiamano “ulivi saraceni” perché si fa risalire al periodo della dominazione araba la loro presenza nella zona. In realtà, la pianta dell’ulivo è stata portata in Sicilia dai Greci. Nel periodo della dominazione araba (IX – XIII secolo) venne avviata la pratica dell’innesto. La nuova pianta veniva innestata sull’olivastro (la pianta selvatica, che non produce frutti). Questo ha permesso di dare maggiore vigoria al tronco.
Nella vasta e fertile pianura situata ai piedi dei colli Iblei, in quella zona attraversata da torrenti che affluiscono verso l’Ippari, l’ulivo ha trovato il suo habitat migliore. A distanza di secoli sono ancora presenti molti alberi che hanno 400 o 500 anni di vita. Alcuni tra questi, come l’esemplare di contrada Piano Conte, o alcuni alberi di contrada Paraspola e Ganzeria, avrebbero persino 800 o 1000 anni. Risalirebbero, cioè, proprio al periodo della dominazione degli arabi, che governarono la Sicilia dall’800 fino alla metà del 1200.
Una legge di qualche anno fa, la numero 10 del 2013, permette di avviare un censimento degli alberi monumentali. Di più: essa stabilisce l’obbligo, per tutti i comuni, di avviare un censimento dei propri alberi monumentali. Il comune di Chiaramonte, insieme all’Ispettorato Agrario, all’Ispettorato Forestale, al “Consorzio Chiaramonte”, al Consorzio “Olio di oliva Dop Monti Iblei” avvierà il censimento in queste zone. È uno dei primi comuni a farlo.
Ps. per chi non lo sapesse, l’olio di Chiaramonte , con la famosa oliva “tonda iblea”, è tra quelli che raccoglie il maggior numero di premi oleari. E’ quello prodotto nelle zone del “Dop Monti Iblei”, sottozona “Chiaramonte”.