Avanzi Popolo 2.0, contro lo spreco alimentare
È trascorso qualche mese dall’onorificenza al merito ricevuta dal Presidente della Repubblica e ancora non sanno spiegarsi come sia stato possibile.
Sono gli “Eroi Civili” di Avanzi Popolo 2.0, insigniti all’inizio di gennaio da Sergio Mattarella: il progetto innovativo basato sulla lotta allo speco alimentare, sul food sharing ideato da quattro ragazzi baresi che dal 2015 (dopo un anno di sperimentazione) favorisce una rete di condivisione e di collaborazione tra cittadini, associazioni e negozianti per la gestione del cibo e intercettare le eccedenze.
Per due giorni alla settimana girano due quartieri del capoluogo pugliese in bicicletta e insieme ad un gruppo di pattinatori (che aggiungono alla loro passeggiata settimanale l’impegno nel volontariato) per una “caccia all’avanzo” negli esercizi commerciali (se ne contano più di 15) del reticolato urbano. La filiera ecologica e leggera riesce a rifocillare gli enti caritativi (se ne contano circa 37), permettendo di distribuire maggior cibo e soprattutto anche fresco.
Il progetto, ramo della Onlus “Farina 080” punta a mettere in collegamento i luoghi dove si produce lo spreco, i luoghi del bisogno con il cibo che rischia di essere buttato e il tempo volontario della comunità. Non si limita soltanto a contrastare la povertà. Tenta, infatti, di diffondere l’azione della lotta allo spreco alimentare come aiuto al benessere della società. Con Avanzi Popolo 2.0 proseguono altri due progetti: il Frigo solidale che permette il foodsharing con frigoriferi posizionati in sette comunità della città; l’Emporio sociale all’interno del centro polifunzionale per la prima infanzia “La casa delle Bambine e dei Bambini” (progetto del Comune di Bari insieme ad alcune realtà del terzo settore).
Marco Ranieri, Antonio Scotti, Marco Costantino e Antonio Spera sono i quattro soci fondatori, ma il processo di condivisione creato sul territorio barese, si avvale di tantissimi volontari e negozianti che al termine di una giornata lavorativa donano le eccedenze di cibo.
Con la filiera corta, “capitale del tempo”, pensata da Avanzi Popolo 2.0 il cibo viaggia in un raggio d’azione breve e nel minor tempo possibile e questo garantisce una miglior qualità del servizio. L’attività non va ad aggiungersi alla rete della solidarietà cittadina, ma la rende ulteriormente efficace. Si è riusciti a creare un “capitale di fiducia”: così definisce Marco Spera il grande numero di volontari e tutte le persone che si rivolgono ad Avanzi Popolo 2.0 per le eccedenze create; l’onorificenza al merito del Presidente della Repubblica rappresenta, davvero, l’ultimo passo di questa filiera.
Ormai sono numerose le coppie di sposi che scelgono di donare all’associazione il cibo avanzato dal pranzo oppure i catering di differenti ricorrenze diventano un avanzo da riutilizzare. In tal modo nasce un triangolo virtuoso e consapevole in cui si fa informazione efficace sul cibo, che deve avere una sua dignità, deve essere conservato e ridistribuito seguendo norme.
Marco, puntuale, afferma che Avanzi Popolo non è un servizio di logistica e di smistamento, ma costruisce relazioni d’aiuto e di condivisione, mettendole al servizio della comunità aumentando l’approvvigionamento. 100 può essere composto da 100 volte 1: ciò significa che ognuno può offrire il suo contributo per il bene comune e ognuno è responsabilizzato. In tal modo sia il piccolo spreco casalingo sia quello del catering possono continuare ad aver vita.
Fondamentale è il meccanismo della relazione e dell’incontro che crea conoscenza. L’esperienza di Avanzi Popolo 2.0 si basa su tre dimensioni: sociale poiché è di supporto a soggetti terzi di entità laica o cattolica, pubblica o privata, impegnati ogni giorno nella distribuzione dei pasti; ambientale per il suo obiettivo di ridurre lo spreco, consumare meno o in modo adeguato; culturale in quanto lo spreco alimentare paradossalmente avviene prima di tutto nelle case dei cittadini.
In un contesto in cui il Parlamento Europeo ha richiesto un’azione collettiva immediata per dimezzare lo spreco alimentare entro il 2025 e la Commissione Europea lavora per la riduzione entro il 2020, ha permesso ai ragazzi di Avanzi Popolo 2.0 di ricevere quel sorprendente riconoscimento istituzionale.
Di fronte alle 89 tonnellate di cibo sprecato in Europa e ad 1.3 miliardi di tonnellate gettate nel mondo i 17.000 chili di cibo recuperato dall’associazione barese dal 2015 ad oggi, insieme agli oltre 100 catering e avanzi di pranzi di matrimonio riutilizzati sono ottime armi per l’urgente lotta allo spreco.
Le attività di Avanzi Popolo 2.0, che prendono spunto dalla Germania, si stanno diffondendo in giro per la Puglia dal nord barese fino al Salento e forse in Italia rappresentano uno specifico, innovativo e creativo sistema solidale di economia circolare.