Avanti tutta contro la plastica

L'Europa va avanti spedita nel mettere al bando le plastiche inquinanti. Il 16 gennaio prossimo a Strasburgo verrà discusso un altro pacchetto di proposte e misure ad hoc durante la prima riunione del nuovo anno dell'Europarlamento
Christoph Sator/picture-alliance/dpa/AP Images

Il nuovo anno per l’Europa sembra davvero decisivo nella lotta alle plastiche inquinanti. Dopo l’introduzione dei sacchetti biodegradabili per l’ortofrutta, anche le stoviglie monouso (piatti, bicchieri e posate), gli imballaggi e le microplastiche presenti in alcuni prodotti come ad esempio cosmetici e detersivi finiscono nel mirino della Commissione europea.

Il 16 gennaio infatti, in occasione della prima riunione dell’anno dell’Europarlamento nella sede di Strasburgo, verranno discusse una serie di misure per mettere al bando questi materiali inquinanti.

La polemica – tutta italiana – sul pagamento dei sacchetti bio per frutta e verdura nei supermercati non ferma la lotta all’inquinamento della plastica.

Provate ad andare in questi giorni sulle nostre spiagge: troverete tanti rifiuti di plastica che il nostro mare riporta a terra. È giusto quindi porre un freno, pagando anche una piccola cifra, sapendo però che questi sacchetti bio verranno riutilizzati in casa per l’umido (quindi il costo del sacchetto va ad azzerarsi).

L’ultima indagine Eurobarometro (sondaggio d’opinione del Parlamento Europeo) sull’argomento ad esempio ha indicato che ben il 72% degli intervistati ha ridotto in questi ultimi anni l’uso delle buste di plastica. Un primo step dell’Ue è quello di arrivare al prossimo anno raggiungendo l’80% in meno dell’uso dei sacchetti di plastica rispetto al 2010.

La battaglia contro l’inquinamento da plastiche sembrerebbe quindi una delle priorità del programma di lavoro della Commissione guidata da Jean-Claude Juncker.

L’obiettivo è arrivare al 2030 cercando di rendere riutilizzabile o riciclabile tutto il materiale utilizzato, soprattutto negli imballaggi dei prodotti.

C’è quindi – e direi finalmente – una “strategia europea sulle plastiche” nell’ambito della politica per lo sviluppo di un’economia “circolare” sostenibile e rispettosa dell’ambiente.
Come dicevamo, l’obiettivo delle nuove misure in arrivo è quello di arrivare al 2030 rendendo riutilizzabili o riciclabili tutti gli imballaggi in circolazione. Per raggiungere questo traguardo Bruxelles proporrà quindi un’armonizzazione delle norme che regolamentano l’immissione sul mercato di nuovi materiali.

Per quanto riguarda invece i prodotti monouso – le stoviglie di plastica che usiamo alle feste di compleanno – l’Ue è decisa a intervenire per immettere sul mercato solo stoviglie in materiale biodegradabile.

In Francia ad esempio il presidente Macron vorrebbe vedere in commercio già nel 2020 il 100% delle stoviglie realizzate in materiale biodegradabile.

Inoltre, per frenare o almeno ridurre il problema delle microplastiche che finiscono in mare la Commissione europea sta valutando la possibilità di vietarne l’uso nei cosmetici e nei detersivi.  Sempre per la salvaguardia del mare, si punta a varare una direttiva che obblighi i porti ad attrezzarsi per lo smaltimento a terra dei rifiuti prodotti non solo dalle navi ma anche dalle imbarcazioni da diporto.

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