Auguri Chiara
Ci avviciniamo al centenario della nascita di Chiara. Cosa vi augurate?
Maria Voce: «Spero che le persone che parteciperanno ai vari eventi incontrino non un grande personaggio del passato, ma una realtà viva nelle persone dell’Opera. L’importante è che, attraverso il carisma di Chiara, incontrino Dio».
Jesús Morán: «Speriamo che sia un momento di autocoscienza e di ripartenza anche per gli appartenenti all’Opera di Maria. Riprendere con più slancio il carisma per donarlo, al servizio della società e della Chiesa. Bisogna anche trovare modi nuovi per presentarla, specialmente ai giovani. Quando usciranno altre biografie, che metteranno in evidenza, magari, le sue fragilità, apparirà più bella ancora. Magari verrà da dire: ma come ha fatto? Credo che l’arte, in questo senso, abbia un’efficacia incredibile».
Maria Voce: «Conoscere Chiara significa entrare nel suo rapporto con Dio. Era sempre in colloquio con Dio. Quando mi chiedeva: “Emmaus, cosa hai fatto oggi?”, intendeva: “Emmaus, cosa ha fatto oggi il carisma dentro di te?”. Ognuno dovrebbe riscoprire il rapporto con Chiara in questo modo. In passato siamo stati accusati di eccessivo culto della personalità, per cui forse adesso, a volte, cadiamo nell’estremo opposto. Il rischio, per noi dell’Opera, è dire: “Questo lo so, non mi interessa, ho già capito tutto”. Invece le parole di Chiara sono vive, oggi!».