Attenti ai contratti truffa!

"Quando, sfogliando il numero diciannove di Città Nuova, ho letto l'articolo di Paolo De Maina "A caccia di nuovi utenti" ho rivissuto l'odissea che ha coinvolto la mia famiglia su false utenze di luce e gas
Una donna firma un contratto

"Quando, sfogliando il numero diciannove di Città Nuova, ho letto l'articolo di Paolo De Maina dal titolo "A caccia di nuovi utenti" ho rivissuto l'odissea che ha coinvolto la mia famiglia e che vi racconto per mettere i lettori sul chi vive". Un abbonato ci scrive

«Mi chiamo Costantino Daddio, insegnante in pensione da poco più di un anno. Il venticinque maggio del 2012, verso le undici e trenta, sono andato a far visita, come ogni giorno, più volte al giorno, a mio padre Salvatore che il quattro luglio scorso ha compiuto novantun anni.

Entrando in cucina ho visto dei contratti sul tavolo. Mio padre mi ha spiegato che, dimenticandosi dei miei consigli, ha fatto entrare un estraneo in casa. Questo signore gli ha detto che se gli mostrava i contratti della luce, del gas e del telefono, gli avrebbe fatto risparmiare diciotto euro al mese.

Ho letto i contratti: uno era un contratto con un’azienda di telefonia firmato da mio fratello, morto da più di tredici anni; il secondo e terzo contratto erano con una azienda fornitrice di energia e gas firmati, rispettivamente, da mia madre, morta più di due anni fa e mio padre analfabeta, per cui le firme apposte in calce ai contratti erano evidentemente false e tutte apposte da questo signore.

Ho contattato l’azienda di gas e luce, ma l'operatrice del call-center mi ha detto che lei non poteva farci niente e, se non soddisfatti, era necessario spedire una raccomandata di disdetta.

Con l’azienda telefonica non mi son potuto mettere in contatto perché non cliente.

Ho contattato gli attuali gestori delle utenze casalinghe di mio padre e tutti gli operatori, indistintamente, hanno dato ragione all'operatrice dell’azienda di energia e gas.

Mi sono recato alla stazione dei carabinieri di S. Maria a Vico, dove io e mio padre abitiamo, e il militare che mi ha ricevuto mi ha consigliato di inviare le tre raccomandate e, se proprio ci tenevo a far perseguire il truffatore, dovevo sporgere querela di parte
tramite avvocato.

Ho manifestato le mie perplessità dicendo che, comunicando per iscritto gli eventi, fosse automaticamente loro compito perseguire il reato. Non sono un giurista, ma mi sembra evidente la truffa, forse la circonvenzione di incapace e, certamente, il falso per quanto riguarda le firme.

Il militare, con gentile fermezza, mi ha ribadito che, se proprio volevo, dovevo rivolgermi ad un avvocato.

Al mio paese si dice "cornuto e mazziato" ma io, per spirito di legalità, come procuratore di mio padre, sono andato da un avvocato che ha inviato le raccomandate con richiesta di ritener nulli i contratti, chiedendo di fornire i dati del proprio agente e chiedendo i danni. Mi auguro che si possa divulgare il più possibile la notizia per impedire che altri anziani cadano nello stesso tranello. Grazie».

Costantino Daddio

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