Attaccato il G5 Sahel

Ardito attacco dei terroristi che operano nel deserto contro il quartier generale del gruppo che riunisce i 5 Paesi della regione: Mali, Niger, Burkina Faso, Ciad e Mauritania

I terroristi che operano nella regione del Sahel sembrano intenzionati a raggiungere i loro obiettivi danneggiando notevolmente gli sforzi dei Paesi che si sono coalizzati contro di loro. Hanno avuto così l’audacia, venerdì 29 giugno, di attaccare il quartier generale della Forza congiunta del G5 Sahel che ha sede a Sévaré.

Secondo diverse fonti concordanti provenienti dall’interno stesso della forza del G5, l’attacco terroristico ha avuto luogo nel momento della preghiera musulmana del venerdì. Una macchina carica di esplosivo è stata utilizzata per l’attacco, ha spiegato il ministero della Difesa del Mali. Gli aggressori erano armati di lanciarazzi, ha detto il portavoce del ministero, Boubacar Diallo. Almeno un kamikaze si trovava in un’auto dei colori delle forze internazionali. Il muro d’ingresso del campo è stato bruciato coi lanciarazzi mentre il veicolo veniva introdotto con la forza all’interno del campo.

Le immagini diffuse mostrano i rottami della macchina. L’esplosione è stata così forte che anche le pareti e i soffitti di alcuni edifici del campo dell’esercito maliano attiguo al quartier generale della forza congiunta si sono messi a tremare.

Dall’ospedale giungono le notizie di una prima valutazione dell’azione terroristica: due soldati e un civile uccisi, altri quattro soldati e un civile feriti. Due terroristi sarebbero restati uccisi nell’attacco. L’esplosione ha anche distrutto un intero edificio. Non è ancora noto in questo momento se ci siano state vittime in tale edificio. L’attacco non è stato rivendicato, almeno per il momento.

La forza del G5 Sahel (Mali, Niger, Burkina Faso, Ciad, Mauritania) è stata lanciata nel luglio 2017, con il sostegno attivo soprattutto della Francia, che si avvale di tale coalizione militare, forte di 5 mila uomini, per sostenere l’Operazione francese Barkhane nella lotta contro i gruppi jihadisti nella striscia sahelo-sahariana. Si tratta del primo attacco a questo quartier generale della forza congiunta del G5 Sahel.

L’episodio terroristico interviene a soli tre giorni dalla riunione a Nouakchott, capitale della Mauritania, del G5 Sahel assieme al presidente francese Macron (che subito dopo ha avuto la maratona del vertice europeo), riunione avvenuta al margine del vertice dell’Unione africana, tra il presidente francese e le sue controparti Emmanuel Macron G5 Sahel.

Negli ultimi anni l’area “dei tre confini”, tra Burkina Faso, Mali e Niger, viene continuamente attaccata dallo Stato islamico nel Gran Sahara (Gie) e dal Gruppo di sostegno per l’Islam e i musulmani (Gsim).

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