Atene dice sì al pacchetto di riforme

Al termine di una sessione-maratona in Parlamento è stato approvato quanto chiedeva l’Ue nell’accordo di Bruxelles per evitare la Grexit. Dal nostro corrispondente
Il parlamento ellenico

Il disegno di legge del governo sulla riforma del Codice civile e sulla delle direttiva europea delle banche è passato con 230 voti oggi alle 04.30 di mattina. I voti che sono mancati al governo sono stati più o meno analoghi a quelli della votazione della scorsa settimana, ma con al la sorpresa di Varoufakis che questa volta ha votato il provvedimento. La sessione s’annunciava relativamente calma, dato che il codice civile era pronto sin dallo scorso anno e la direttiva sule banche era pure a conoscenza di tutti e doveva solo essere incorporata alla legislazione greca.

Ma ieri c’era tensione nell’aria. Il primo ministro ha attaccato i ribelli del suo partito dicendo: «Non nascondetevi dietro la sicurezza della mia firma. Se il vostro piano B è quello di Schauble, andate pure e spiegatelo al popolo». Inoltre, dopo la dichiarazione di molti membri del suo partito che reclamavano un congresso del partito, Tsipras ha risposto: «Prima l’accordo e dopo il congresso». L’ ala radicale di Syriza non arretra e quindi sembra che la definitiva rottura del partito sia inevitabile e che il divorzio non avverrà “sul velluto”.

La stessa tensione ha dominato la sessione di venti ore del Parlamento. Gli scontri tra i deputati non riguardavano tanto il codice civile e la direttiva sulle banche quanto l’attuale situazione surreale che sussiste nel Parlamento, cioè il fatto che vengono varate delle leggi proposte da un governo di minoranza con il supporto dell’opposizione, una situazione che richiede soluzioni chiare e annuncia elezioni in un futuro più o meno immediato.

Intanto, aumenta il numero di deputati che credono che il Paese abbia bisogno di un governo con una base più ampia, sempre con Tsipras come primo ministro. L’opinione pubblica sembra ormai rendersi conto che le misure e le riforme che devono essere introdotte necessitano un accordo tra i partiti politici non solo per la stipula del Memorandum ma soprattutto per l’attuazione delle misure e la suddivisione delle responsibilità in Grecia.

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