Assistenza umanitaria all’Ucraina

L’assistenza umanitaria alla popolazione ucraina è attiva tramite al meccanismo di protezione civile dell’UE, a cui si affianca Stand Up For Ukraine, il nuovo sistema che permette ai privati di donare in natura.
(AP Photo/Sergei Grits)

Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, il 24 febbraio, la popolazione civile è rimasta coinvolta nel conflitto in modo estremo, a causa di evidenti violazioni del diritto internazionale umanitario da parte delle forze russe. La guerra in Ucraina ha già costretto più di 10 milioni di persone ad abbandonare le proprie case e, tra queste, 3,7 milioni sono fuggite nei paesi vicini, verso Moldova, Romania, Polonia, Slovacchia e Ungheria, fino a raggiungere altri Stati membri dell’Unione europea (UE). La maggior parte di coloro che fuggono dall’Ucraina sono donne e bambini. Questa è la crisi dei rifugiati in più rapida crescita al mondo. Il conflitto ha anche creato un notevole fenomeno di sfollamento interno: si stima che oltre 6,4 milioni di persone si siano spostate internamente alla stessa Ucraina. Il numero stimato di persone bloccate nelle aree colpite o che non vogliono o non possono andarsene a causa di un’azione militare è salito a 12,65 milioni.

A causa degli attacchi indiscriminati della Russia, la situazione umanitaria in Ucraina è notevolmente peggiorata diventando una vera e propria catastrofe umanitaria. La situazione peggiore si registra attualmente nelle maggiori città assediate, in particolare Mariupol, e lungo la precedente linea di contatto nel Donbas. Centinaia di migliaia di persone non hanno accesso ai servizi di base, tra cui acqua, elettricità e riscaldamento, mentre le scorte di cibo stanno finendo. La situazione dei gruppi vulnerabili, quali i bambini, gli anziani e le persone con disabilità, richiede un’attenzione particolare. I principali bisogni della popolazione ucraina sono il cibo, l’accesso all’acqua, l’assistenza sanitaria, l’alloggio (compreso il sostegno ai centri collettivi di sfollati interni), le attrezzature per dormire e addirittura il vestiario.

(Thomas Coex, Pool Photo via AP)

Secondo il diritto internazionale umanitario per garantire dell’assistenza umanitaria è essenziale proteggere i civili e le infrastrutture civili, garantendo delle tregue o dei passaggi sicuri per fornire aiuti a tutte le persone bisognose di assistenza umanitaria e consentire l’evacuazione in sicurezza dei civili dalle aree sotto assedio. Questo non sta avvenendo o avviene con difficoltà.

In risposta all’escalation del conflitto nel febbraio 2022, la Commissione europea sta coordinando la fornitura di assistenza materiale all’Ucraina tramite il meccanismo di protezione civile dell’UE. A partire dal 25 marzo 2022, tutti i 27 paesi dell’UE, oltre a Norvegia e Turchia, hanno offerto assistenza in natura, da forniture mediche e materiale per rifugi ad attrezzature specializzate quali veicoli e apparecchiature energetiche. Gli articoli vengono consegnati sia direttamente in Ucraina che attraverso centri logistici situati in Polonia, Romania e Slovacchia.

Inoltre, è stato inviato all’Ucraina un contributo sostanziale delle scorte mediche di rescEU, per un valore finanziario totale di oltre 10 milioni di euro. Ciò include apparecchiature mediche specializzate, come dispositivi diagnostici a ultrasuoni, macchine per l’ossigeno, monitor per pazienti, pompe per infusione e ventilatori, ma anche materiale protettivo, come maschere e camici.

Squadre di esperti della protezione civile dell’UE stanno operando sul campo in Moldova, Polonia e Slovacchia, dove assistono le autorità nel coordinare l’assistenza ai profughi in arrivo. Inoltre, l’UE ha inviato ufficiali di collegamento in Polonia, Slovacchia, Moldova e Romania, mentre esperti umanitari sono stati inviati in Moldova e Polonia. La Moldova ha anche attivato il meccanismo di protezione civile dell’UE per sostenere le persone che arrivano dall’Ucraina. Già 16 Stati membri dell’UE e la Norvegia hanno offerto vari tipi di assistenza alla Moldova, tra cui attrezzature per rifugi, generatori di corrente e kit igienici. L’UE ha inoltre mobilitato le scorte mediche di rescEU ospitate da Ungheria e Paesi Bassi per fornire alla Moldova attrezzature mediche essenziali.

Il 28 febbraio la Commissione europea ha annunciato ulteriori 90 milioni di euro per programmi di aiuto umanitario a favore dei civili colpiti dalla guerra in Ucraina. Ciò include rispettivamente 85 milioni di euro per l’Ucraina e 5 milioni di euro per la Moldova. Il 10 marzo abbiamo stanziato ulteriori finanziamenti umanitari di 3 milioni di euro alla Moldova per sostenere coloro che fuggono dall’Ucraina. Il nuovo finanziamento aiuta le persone all’interno dell’Ucraina e coloro che sono fuggiti in Moldova fornendo loro cibo, acqua, beni essenziali per la casa, assistenza sanitaria, supporto psicologico, ricoveri di emergenza, protezione e assistenza in denaro per aiutare a coprire i bisogni primari. Questo finanziamento fa parte del pacchetto di sostegno di emergenza della Commissione europea di 500 milioni di euro a coloro che sono stati colpiti dalla crisi in Ucraina.

Inoltre, la Commissione europea ha lanciato “Stand Up For Ukraine”, grazie al quale anche i privati possono donare supporto in natura all’Ucraina, alla Moldova e ai vicini Stati membri dell’UE, tramite un nuovo sistema gestito dalla stessa Commissione europea, così da convogliare donazioni in natura dal settore privato per aiutare a soddisfare le esigenze degli sfollati interni e rifugiati. L’UE coordinerà la consegna di donazioni in natura su larga scala di beni vitali come medicinali, vaccini, attrezzature mediche, tende, letti e coperte. Le consegne saranno effettuate in collaborazione con le autorità di protezione civile belghe e tramite la riserva strategica rescEU del meccanismo di protezione civile dell’UE.

La campagna globale “Stand Up For Ukraine” lanciata dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e dal primo ministro canadese, Justin Trudeau, in collaborazione con l’organizzazione internazionale Global Citizen, per aiutare a soddisfare le esigenze degli sfollati interni e dei rifugiati ucraini. La campagna mira a mobilitare governi, istituzioni, artisti, aziende e individui per indirizzare i finanziamenti a sostegno degli sforzi umanitari in Ucraina e nei paesi vicini. Tutti possono agire e donare sulla pagina della campagna “Stand Up For Ukraine”.

Queste donazioni possono aiutare ad affrontare anche il rischio di epidemie e proteggere i più vulnerabili, in particolare i bambini. L’Autorità dell’UE per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) sosterrà il meccanismo di protezione civile dell’UE assicurando vaccini per i bambini e altre forniture mediche essenziali attraverso il sostegno dell’industria farmaceutica e dei ministeri della salute. La Fondazione Sanofi sta contribuendo con una donazione di 200.000 vaccini contro la difterite e il tetano per l’Ucraina. Altri 70.000 vaccini sono stati offerti a Cechia, Slovacchia e Moldova tramite il meccanismo di protezione civile dell’UE. Le aziende possono anche scegliere di donare altri oggetti per migliorare le condizioni di vita degli sfollati interni e dei rifugiati.

Il meccanismo è semplice. La Commissione europea è in contatto diretto con le autorità di protezione civile ucraine e limitrofe e riceve continui aggiornamenti sulle necessità urgenti sul campo. I soggetti privati ​​che desiderano donare sono invitati a contattare le istituzioni europee tramite e-mail: ECHO-private-donations@ec.europa.eu. Al ricevimento di offerte di donazioni da parte di soggetti privati, la Commissione europea valuta l’offerta insieme ai paesi che richiedono assistenza in modo da garantire che i beni più necessari abbiano la priorità per la consegna. L’azienda privata riceve un’e-mail di accettazione con ulteriori istruzioni per organizzare la consegna a un magazzino temporaneo di rescEU. Da lì, la Commissione organizzerà e coprirà finanziariamente la consegna degli articoli ai suoi centri logistici in Polonia, Romania o Slovacchia.

Ursula von der Leyen, ricorda che «il coraggioso popolo ucraino ha bisogno del nostro aiuto e ne ha bisogno ora». Ecco il lancio di «questo nuovo sistema di donazioni come parte del nostro sforzo globale per sostenere le 13 milioni di person

(AP Photo/Sergei Grits)

e che sono state costrette a lasciare le loro case per fuggire dalle bombe di Putin». Nello specifico «il meccanismo “Stand Up For Ukraine” mira a raccogliere fondi per i soccorsi ai rifugiati, ma anche a portare loro i beni di cui hanno così disperatamente bisogno in questi tempi difficili: vaccini per bambini, farmaci, tende, per esempio».

Il commissario per la gestione delle crisi, Janez Lenarčič, sottolinea che «la guerra in Ucraina ha creato enormi bisogni sul campo e l’Unione europea sta utilizzando tutto il suo potenziale di protezione civile per fornire assistenza agli ucraini». Da qui l’apertura di «ulteriori canali per il settore privato per donare aiuti all’Ucraina attraverso l’Unione Europea», il cui «coordinamento e il trasporto sicuro saranno garantiti dal meccanismo di protezione civile dell’UE e in stretta collaborazione con le autorità di protezione civile belghe».

La commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, aggiunge che «la risposta sanitaria è una parte cruciale del nostro sostegno all’Ucraina e ai paesi confinanti», annunciando che «attraverso il nostro lavoro con l’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie, Hera, abbiamo assicurato la disponibilità di vaccinazioni cruciali per proteggere coloro che fuggono dalla brutale invasione russa, in particolare i più vulnerabili e i bambini».

Le operazioni di protezione civile e di aiuto umanitario dell’UE sono operative in Ucraina dal febbraio 2014. L’UE, insieme ai suoi Stati membri, ha fornito all’Ucraina oltre 2,3 miliardi di euro dall’inizio del conflitto nel 2014, di cui circa 914 milioni di euro per aiuti umanitari. Tra il 2014 e il 2021, i paesi dell’UE hanno mobilitato oltre 350 milioni di euro in aiuti umanitari. In questo periodo, la Commissione europea ha erogato circa 194 milioni di euro in iniziative umanitarie a sostegno degli ucraini in stato di necessità. I progetti umanitari finanziati dall’UE comprendono, oltre all’assistenza finanziaria, fornitura per rispondere ai bisogni primari, come riparo, acqua, attività di protezione, assistenza sanitaria compreso il supporto psicologico, educazione nelle emergenze, educazione al rischio delle mine, distribuzione di articoli essenziali per l’inverno. L’UE ha inoltre assistito gli sfollati ucraini in Bielorussia e in Russia, attraverso le agenzie umanitarie delle Nazioni Unite, le organizzazioni non governative e il Comitato internazionale della Croce Rossa.

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