Aspettando le isole ambientali
Con l’arrivo dell’autunno l’amministrazione comunale mette mano a progetti per rendere la città più vivibile. Si tratta di interventi a tutela della salute dei cittadini come la riduzione del traffico in centro attraverso il ripristino dell’area C, che durante l’estate era stata soppressa, e dell’attuazione in via sperimentale del limite di velocità portato a trenta chilometri orari – si dice – nel centro storico. Ma qui il comune intende per centro storico un’area parecchio ampia, che dovrebbe servire a dare un po’ di “respiro” alla città più inquinata d’Europa.
Per attuare il progetto l’assessorato ai Trasporti del comune, assieme ai Consigli di zona e all’Amat, l’agenzia per la mobilità, ha predisposto un piano che coinvolge in via sperimentale l’intera città. Piano che si propone di rivedere la mobilità all’interno della città e nelle periferie, ridisegnando zona a traffico limitato o pedonale, a seconda delle esigenze del luogo. Secondo l’assessore i tempi di intervento dipenderanno dalle risorse disponibili e all’esito delle verifiche tecniche la priorità andrà alle strade vicine alle scuole e a quelle zone periferiche in cui nemmeno esistono i marciapiedi.
Riguardo al centro, piace l’idea del limite a 30 chilometri in tutta l’area compresa nella Cerchia dei Navigli. Il piano però verrà attuato in più fasi e sarà avviato dopo il ripristino di Area C. Nelle prossime settimane l’assessore incontrerà il Consiglio di zona per discutere su dove introdurre il limite in via sperimentale. Si pensa comunque a un’area ampia che corrisponde a un quinto della Milano medievale compresa nella Cerchia dei Navigli.
Secondo Arrigoni, presidente del Consiglio di zona, «l’accordo c’è, sia sull’intento che sulle aree da cui partire: l’importante è fare in fretta: se per ragioni tecniche o di bilancio non si riesce a fare tutto subito, si comincino a mettere i cartelli, soprattutto vicino alle scuole».
Ovviamente non si tratta solo dell’installazione dei cartelli di limite di velocità, ma tutta una serie di infrastrutture, più complesse da realizzare, come i dossi rallentatori, i restringimenti della carreggiata, oltre ai marciapiedi continui con spigolo vivo per evitare la sosta selvaggia delle auto. Il progetto delle “isole ambientali” infatti, prevede la riqualificazione di diverse strade, per renderle più fruibili dai pedoni, il completamento dei lavori di allargamento di alcuni marciapiedi, la posa di pavé, lungo la Martesana. E non ultimo la modifica di alcuni incroci, con nuovi spartitraffico.