Asili nido cercasi
«Sono una educatrice e da tempo penso di aprire un’attività per l’infanzia. Mi potete chiarire meglio come fare?».
A.B. – Genova
Gli asili nido, entro i limiti attuali disposti dalla legislazione vigente, possono accogliere neonati e bambini dai 3 mesi ai 3 anni non compiuti. La competenza che stabilisce gli standard strutturali e gestionali fa capo alle singole Regioni. Esiste, però, una certa omogeneità sulle norme generali, ma vi sono diversità sugli spazi per i bambini, sul personale e su altri singoli aspetti. L’autorizzazione all’apertura e al funzionamento delle attività previste per gli asili nido spetta, invece, al Comune di residenza della struttura.
I principali documenti genericamente richiesti per l’apertura di una struttura per la prima infanzia sono:
– atti costitutivi, statuti, regolamento dell’impresa, azienda, cooperativa che intendono aprire la struttura;
– planimetria dei locali da utilizzare;
– elenco del personale con titoli di studio, la qualifica rivestita;
– tutti i certificati richiesti dalla normativa regionale relativa alla prevenzione incendi, antisismica, idoneità tecnica degli impianti;
– autorizzazione sanitaria all’uso della cucina;
– autorizzazione igienico-sanitaria sui locali e la capienza ricettiva;
– progetto finanziario dell’iniziativa;
– progetto educativo.
Ultimamente, sotto la spinta della Legge 285/98 sulle politiche a favore dell’infanzia e dell’adolescenza e la Legge 328/00, sulla riforma delle politiche sociali, sono fiorite in Italia tante realtà più flessibili – Spazio bimbi, Nidi familiari, Nidi aziendali – che consentono maggiori opportunità e spesso anche risparmio di gestione e finanziamenti.
Forse la nostra lettrice ha ragione: l’iter è lungo, dispendioso e potrebbe demoralizzare. Ma non possiamo dimenticare che trattiamo con “materia” molto delicata e non è mai abbastanza fare le cose per bene.