In ascolto del grido silenzioso di tanti

La tecnologia e il mercato globale non bastano per trasformare la popolazione mondiale in famiglia umana. Urge andare oltre una visione della giustizia troppo radicata nell’individualismo e complice di una “cultura dello scarto” e far sì che il diritto si ponga in ascolto del grido degli ultimi e svantaggiati che invocano tutela. «Quasi inconsapevolmente oggi una fraternità nascosta muove il nostro agire», afferma l’autrice, docente di diritto penale presso l’Università di Sassari e coordinatrice della Commissione internazionale della rete Comunione e Diritto.
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