Arte – Ecologia – Responsabilità
MACERATA E BOLOGNA Arte-responsabilità Interrogarsi sul ruolo dell’amore nell’ispirazione e nella relazione. Un orizzonte che sta nel presente Pronto, Clarté? Sono Gianni Morandi. Mi dispiace di non poter partecipare al vostro convegno, sono in Puglia. Tenetemi al corrente. Anche la regista Liliana Cavani manda via mail i suoi saluti. Due invitati illustri del convegno itinerante dal titolo: Quale potenza dell’Amore nell’arte?. Tappe a Macerata e Bologna, questa volta, per più di cento artisti delle diverse espressioni e discipline, qualcuno con la sola fede nell’arte. Clarté sta per luce, chiarezza, claritas, clarificazione. Esprime il desiderio più recondito che muove gli artisti che vi partecipano: un’arte illuminata, portatrice di luce nella notte culturale; un’arte che riprenda in mano il suo specifico contributo profetico, che riscopra la sua responsabilità, la sua vocazione sociale toccando il cuore di tutti. Guarda caso, il convegno è stato di per sé un’opera d’arte, naturale conseguenza di alcune manifestazioni artistiche locali, promosse da Gabriella Stevani e Ermes Rigon come la Biennale Insieme (a Modena e a Carpi) e Unici Versi (a Macerata). L’arte unisce più delle parole. Porta a far vivere un’esperienza positiva. Città nuova n.6 2007 32 Dove non può arrivare l’uomo, arriva l’arte, ha commentato una personalità politica. E una seconda: Ogni richiamo all’unità, anche in campo artistico e culturale è assai prezioso e necessario, perché il dialogo e il confronto aiutano a superare le barriere sociali e nazionali . Ma cosa occorre perché tutto questo si realizzi? Chiara Lubich ha dato la sua risposta: Occorre portare nel mondo l’amore. Mai come ora si constata che tutti gli esseri sono interdipendenti e che soltanto insieme possono costruire un mondo riconciliato. Liliana Cosi cita grandi artisti come Stanislavskij, maestro del teatro russo: L’arte è per elevare lo spirito dell’uomo . C ? aikovskij: Io scrivo per un’urgenza interiore, incoraggiato dalla forza dell’ispirazione, che è superiore e non si arrende. Da dove provenga è un mistero impenetrabile . La bellezza – conclude la Cosi – non va cercata lontano, essa abita nel cuore dell’uomo, ma soprattutto nel cuore e negli occhi dell’artista. Sarah Finch, attrice di cinema e teatro inglese sostanzia tale speranza: Sono stata un paio di volte a Los Angeles dove ho incontrato persone che vogliono portare valori e amore nei film, quasi un altro volto di Hollywood. Ho lavorato per uno di questi film. Ne è uscito un lavoro bello. Si sente che si sta aprendo una nuova epoca. Un noto incisore raccoglie la sfida: La fatica, che sta sotto al mio lavoro, mi sembra più lieve e mi nasce il desiderio di donare di più. Ermes Rigon e Gabriella Stevani auspicano che il lavoro nei vari campi artistici sia espressione non soltanto di ricerche individuali, ma anche di un vincolo che, seppure a distanza, sarà per noi fonte di luce, per capire ciò che dobbiamo fare, come artisti, e di nuova energia artistica, per poterlo realizzare. Perché l’amore è la sorgente di ogni esperienza estetica, come afferma il filosofo Panofsky. AREZZO Eco-responsabilità Questione ambientale, un problema aperto che ci interpella in prima persona. L’uso delle fonti energetiche con gli aspetti problematici, qualitativi e quantitativi che lo caratterizzano e le possibilità ed attuazioni di uno sviluppo sostenibile, sono stati al centro del seminario di studio recentemente realizzato ad Arezzo dalla scuola di formazione sociale e politica promossa dalla locale associazione Igino Giordani. Nella cornice della Villa Sarri Pelleri, nei pressi di Arezzo, l’evento, che ha avuto il patrocinio della Provincia. Età ed esperienze lavorative diverse, interessi e conoscenze varie caratterizzavano un pubblico con un’elevata percentuale di giovani. Presenti anche l’assessore all’ambiente della Provincia di Arezzo, Andrea Cutini, e due membri del Consiglio comunale della città. Si è discusso del rapporto persona-natura, attingendo all’esperienza di EcoOne, ecologia per un mondo unito, grazie a Maria Flora Mangano. Lorenzo Landini ha sviscerato ogni segreto sulle caratteristiche e l’utilizzo delle fonti energetiche non rinnovabili, mentre Giorgio Secci ha messo in rilievo problematiche e prospettive legate all’utilizzo di sorgenti rinnovabili. Claudio Gino Gianni ha introdotto il tema non troppo conosciuto degli inquinanti ambientali e del loro impatto sulla salute. Chi credeva che questi argomenti non fossero troppo stimolanti ha dovuto ricredersi. Il pubblico ha fatto sentire la sua voce: dal tema del nucleare all’attuale situazione climatica dovuta all’uso quasi assoluto delle fonti non rinnovabili, petrolio in primis; dal contributo che ciascuno può dare al risparmio energetico alle sfide aperte in campo ambientale tra nord e sud del mondo. È apparso chiaro come, al di là delle convinzioni politiche o scientifiche, su questi argomenti il dialogo è ineludibile. Tutti ne siamo implicati, ed ognuno ha qualcosa da dire. Qualcuno osservava giustamente che ampliare il sapere aumenta la coscienza ambientale e interpella la responsabilità personale, collettiva e globale. Per cambiare stili di vita, per capire che l’interdipendenza è qualcosa da cui non si può prescindere sia nelle scelte personali che in quelle collettive.