Arrivederci a Nando Gazzolo

La sua voce è stata quella di Marlon Brando, di Frank Sinatra, David Niven e Jean Paul Belmondo e resterà nelle incisioni e sulle pellicole, come resterà la sua aristocratica recitazione e personalità
Nando Gazzolo

Non si può dire addio ad una “voce” calda, pastosa e virile come quella di Nando Gazzolo, scomparso  l’altro ieri a 87 anni. La sua voce infatti – che è stata quella di Marlon Brando, di Frank Sinatra, David Niven, Belmondo, Eastwood e molti altri – rimane, perchè per fortuna le registrazioni resistono al tempo. Rimane anche quella possente, decisa, senza essere retorica di Yul  Brynner nei Dieci Comandamenti di De Mille.

Nato a Savona il 16 ottobre del ’28, Gazzolo aveva debuttato in radio e sulla scena, sapeva recitare molto bene diversi autori teatrali, spaziando da Pirandello a Pasolini.

La popolarità, a parte la sua versatilità come doppiatore, è arrivata con gli  sceneggiati degli anni Sessanta, tratti dai  lavori di Mann (I Buddenbrook), Cronin (La Cittadella), Bacchelli (Il Mulino del Po) e così via, fino a Capitan Fracassa.

Ancora nel 2002 era  fra i protagonisti per Mediaset della fiction Valeria medico legale. Insomma, una voce ed un attore a tutto campo, anche se il cinema l’ha poco frequentato.  Di lui resta l’aristocrazia della recitazione e della cultura, il timbro vocale di forte personalità: un esempio di alta lezione drammaturgica e umana. Da non dimenticare.

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