Arrivano le star
La star è arrivata e le giovani ammiratrici sono partite all’assalto, tanto che la sicurezza ha faticato parecchio a trattenerle. C’era il cantante rock prestato al cinema (ve lo ricordate in Alexander di Oliver Stone?) Jared Leto (nella foto), faccia alla nazarena, inaccessibile e astuto, coprotagonista di Dallas Buyers Club insieme a Matthew McConaughey e a Jennifer Garmer, diretto da Jean- Marc Vallée. Film duro e drammatico, racconta del rude texano sciupafemmine Ron che si scopre malato di Aids. Da allora è una lotta per la sopravvivenza – siamo nel 1985 – contro case farmaceutiche, medici disonesti e una politica che vuole cloroformizzare qualsiasi protesta. Film recitato alla grande – un duello interpretativo tra Leto, nella parte di un omosessuale, e uno splendente McConaughey dalle sfaccettature più imprevedibili – che mescola dramma, denuncia e sentimento per quasi due ore lasciandoti senza fiato e avvincendoti dall’inizio alla fine. Gli Usa quando ci si mettono fanno dei gran bei film.
Ma fuori concorso c’è anche qualche altra sorpresa, come Belle et Sébastien, storia di una amicizia tra un piccolo orfano e un gigantesco cane dei Pirenei, presente sul tappeto rosso come una star, di quelle che non sono stucchevoli, ma di dramma sentito e coinvolgente. Della serie, il festival si avvia a fare dei giovani e dei ragazzi i suoi veri protagonisti… nonostante la pioggia (e pioverà anche oggi!).
Oggi, domenica, attenzione a Stalingrad, filmone russo epico fuori concorso; Her di Spike Jonze con Joaquin Phoenix e Scarlett Johansson; Come il vento di Marco Simone Puccioni, oltre alla Tavola rotonda sul cinema peplum e alle mostre- molto belle – di fotografie sia su Anna Magnani che su Massimo Troisi.