Arrivano i “blogorroici”

INTERNET Si potrebbero definire così i nuovi cultori della parola diffusa via Internet grazie ai blog, simpatico diminutivo di web log, ovvero sito (web) che tiene traccia e propone tracce (log). Si tratta di uno spazio virtuale, autonomamente gestito, che consente di “pubblicare in tempo reale” notizie, informazioni o storie di ogni genere. Dunque un nuovo modo di “esprimersi” in rete, facile e veloce da usare, una nuova tipologia di sito Internet a metà fra i newsgroup, le pagine personali ed i portali di informazioni. Premesso che dopo la torre di Babele l’uomo ha sviluppato ogni sorta di strumento per comunicare con i suoi simili, il weblog rappresenta un’altra, nuova forma di comunicazione “diffusa” e “dal basso”, talmente rivoluzionaria da mettere in crisi i grandi gruppi editoriali. Mentre il New York Times si sta muovendo alla ricerca di sinergie con questo nuovo fenomeno, Google, il colosso dei motori di ricerca, se ne sta addirittura impossessando. I blog rappresentano infatti ambienti virtuali abitati da esperti di arte, di marketing, di appassionati di letteratura o di sport, di curiosi di tecnologie, tutti desiderosi di farsi conoscere e interagire col proprio gruppo di amici. Il fenomeno, che ha preso il via negli Usa nel ’97, ha subito imboccato due vie: il diario personale e le notizie. Ai blog è legata la clamorosa la vicenda del senatore Trent Lott, costretto a dimettersi per una battuta razzista, ignorata dai media, ma diffusa ed amplificata, come un passaparola, dal popolo dei blogger. Oggi sono mezzo milione i weblog attivi, con un audience di mezzo miliardo di persone nel mondo. Per creare il vostro blog in cinque minuti o semplicemente per saperne di più: www.splinder.it o lo storico www.blogger.com IN LIBRERIA I conflitti dimenticati Spirano i venti di guerra mediatizzati, ma anche quelli non-mediatizzati, anzi totalmente dimenticati. Il merito di questo libretto edito dalla Caritas (Caritas Italiana, I conflitti dimenticati, F e l t r i n e l l i , Roma 2003, pp. 133, M 8,00), e frutto del lavoro di noti docenti universitari, è quello di rinfrescarci la memoria, di aprire la strada alla pace, indicando quali possono essere le azioni di riconciliazione ancora aperte in alcuni dei conflitti dimenticati. Il libro è anche uno strumento per approfondire il tema della distorsione del sistema informativo. (m.z.) IN RETE Accattoni in rete La rete di Internet è miliardi di volte più grande, e quindi più redditizia, di qualsiasi sagrato o piazza: questo il ragionamento che deve aver mosso la fantasia delle decine di seguaci del cyberbegging, la pratica di “elemosinare in rete”, con una finestra online a sostituire il cappello da questua. Tanto che Yahoo!, uno dei principali motori di ricerca mondiali, ha dedicato loro un’apposita categoria nella sua pagina d’apertura. Potrete così conoscere, solo per fare un esempio, la storia di Karin (www.savekaryn.com) che ha quasi prosciugato il suo “rosso” in banca di 20 mila dollari grazie alle offerte dei navigatori; o la donna che ha raccolto i soldi per terminare il corso di infermiera dopo che il marito l’aveva lasciata; o lo storico Rich Schmidt, uno dei primi accattoni della rete, che è riuscito a farsi pagare i 4.800 dollari necessari per pagarsi le lezioni di musica. Gli spazi aperti ed accessibili ai creduloni sono infiniti. MUSICA Canzoni gratis, ma solo in affitto Un catalogo con 150 mila brani, 8.500 gli artisti in vetrina: è questa la megadiscoteca aperta da Tiscali, uno tra i maggiori fornitori di Internet italiani ed il secondo in Europa. Per garantire i diritti alle case discografiche, ma, allo stesso tempo, accontentare gli appassionati di musica, Tiscali ha scelto la via dell’affitto: nel nuovo pacchetto riservato agli abbonati, la società sarda offre sei mesi gratis per scaricare le canzoni, in modo perfettamente legale. Ma attenti: quando scade l’abbonamento i file musicali non funzionano più. A cura di Paolo Crepaz netone@cittanuova.it

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